Esplode un palazzo, giallo a Berna

Esplode un palazzo, giallo a Berna Sotto l'edifìcio (di fronte a un giornale) c'era un deposito di carburante Esplode un palazzo, giallo a Berna Tre morti, non è esclusa l'ipotesi dell'attentato BERNA. Tre morti, decine di feriti e un giallo ancora irrisolto. I vigili del fuoco stanno scavando con pale meccaniche e mezzi pesanti fra le macerie della palazzina di cinque piani distrutta a Berna da un'esplosione, ieri pomeriggio, verso le 17. Nessuna fonte ufficiale ha finora confermato l'ipotesi di un attentato, avanzata da un notiziario «flash» della Televisione svizzera italiana (Tsi). Anzi, pare prevalere l'ipotesi dell'incidente. Dopo il ritrovamento di tre cadaveri e il ricovero in ospedale di diciassette persone ferite, alcune di esse in modo grave, tra cui anche alcuni bambini, le ricerche dei vigili del fuoco proseguono al primo e al secondo piano dell'edificio accartocciato, ma si teme il crollo delle strutture pericolanti che si sta procedendo a puntellare. a «E' crollato come un castello di carta», hanno raccontato, ancora sconvolti, alcuni testimoni dell'esplosione, la cui intensità ha mandato in frantumi i vetri delle finestre dei palazzi circostanti. Un uomo del secondo piano è uscito sul balcone, gridando: «Salvate il mio bambino». Il ragazzo era appena precipitato nella voragine causata dall'esplosione e i soccorritori temono che sia fra le tre vittime. Alcune altre persone mancano all'appello dopo quattro ore e mezzo dalla sciagura che ha sconvolto Berna. «E' ancora presto - ha detto uno dei soccorritori - per avventurarsi nel grande garage del piano terra e del sotterraneo che ospitava un serbatoio di carburante e numerose auto». Si teme quindi che il bilancio delle vittime nella palazzina del centrale quartiere Nordring nossa ulteriormente aeeravar- si. La polizia cantonale di Berna non ha ancora fornito nessuna spiegazione per le cause della sciagura, ma sembra allontanarsi l'ipotesi di un attentato ventilata da un notiziario televisivo. Al momento non è possibile dire se vi sia un nesso fra la deflagrazione e l'antistante palazzo che ospita la redazione del giornale «Berner Zeitung». Raggiunti telefonicamente, i cronisti del «Berner Zeitung» non accreditavano ieri sera l'ipotesi dell'attentato e avvaloravano quella dell'incidente. La zona settentrionale della capitale elvetica, a un centinaio di metri dal ponte di Lorraine sul fiume Haar, è stata bloccata e si è sospesa l'erogazione del gas per prevenire l'eventualità di nuove esplosioni. A tarda sera decine di vigili del fuoco continuavano a scavare sul luogo della tragedia. le. st.l Il palazzo sventrato dall'esplosione

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