Alex Britti, un giramondo a «Sanremo famosi» di Luca Dondoni

Alex Britti, un giramondo a «Sanremo famosi» «Solo una volta (o tutta la vita)», 45 mila copie vendute, è diventata l'inno dei tifosi della Roma Alex Britti, un giramondo a «Sanremo famosi» «Ho fatto gavetta suonando la chitarra per le strade d'Europa» MILANO. Alex Britti, trent'anni, di Roma, il cantautore che con la sua «Solo una volta (o tutta la vita)» è diventato la colonna sonora dell'estate, è nei negozi con «It.pop», un album che per lui è un traguardo duramente conquistato. «Dio solo sa - dice - quanta strada ho dovuto fare, quanta gavetta, per arrivare fin qui». Per assecondare la sua irrefrenabile voglia di fare musica, Alex Britti, a venticinque anni, è partito per l'estero per fare il «busker». Busker è un personaggio che con una chitarra in mano e qualche canzone nella bisaccia si ferma agli angoli delle strade e improvvisa concertini per i passanti raccogliendo qualche soldo. Alex ha girato la Germania, è approdato in Olanda e fino a due anni fa si era stabilito nella terra dei tulipani, l'unico Paese che si fosse interessato alla sua musica. Qualche anno prima, nel '90, Britti aveva iniziato una collaborazione con Rosa King, e così un pro¬ duttore si era accorto delle sue capacità virtuosistiche. Nacquero la collaborazione con il musicista americano Louisiana Red (oltre cento concerti come spalla), la partecipazione alle performance italiane di Paul Jones, Buddy Miles e Billy Preston. Nel '95 TeleMontecarlo decise di scritturare Alex per la trasmissione «Generazione X» dove il musicista si è esibito come solista. Nel '95 e nel '96 ha scritto ed eseguito le musiche per i film «Uomini senza donne» di Angelo Longoni e «Stressati» con Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, dove 'ia avuto anche un suo ruolo. «Solo una volta (o tutta la vita)» è da 13 settimane nella classifica dei singoli con 45 mila ed venduti in tutta Italia e i tifosi che cantano la canzone prima delle partite della Roma. Fenomeno momenta¬ neo? Tutt'altro. Ascoltando il disco ci si imbatte in «Quello che voglio», «Jazz» e altre canzoni che valgono la pena di essere ascoltate. Ogni brano vive di una vita propria, dimostra il talento di Britti e ci mette di fronte a un futuro da big. L'undici novembre Britti sarà a «Sanremo Famosi»: «Sono felice di essere stato accettato dalla commissione che giudica i lavori per la selezione di Sanremo. In Italia è un bel traguardo o, forse, sarebbe meglio chiamarlo "il traguardo". Chissà cosa succederà e se la giuria chiamata a votare vorrà premiare il mio lavoro. Certo è che finora ce l'ho sempre messa tutta per riuscire a fare qualcosa di buono. La mia febbre iniziò ascoltando Jimi Hendrix e decisi che la chitarra sarebbe stata la mia vita. Poi sono arrivati gli Stones, Van Morrison e imparando a memoria le loro canzoni capii qua! era il mio mestiere». Luca Dondoni «Figurare tra i nuovi talenti è il mio traguardo» Britti: «Ascoltando Jimi Hendrix ho capito che la chitarra è la vita»

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