Maratona d'Italia, ma per la vita

Maratona d'Italia, ma per la vita II Paese si mobilita contro il cancro e gli dedica la giornata di domenica Maratona d'Italia, ma per la vita Appello anche dal Papa e porte aperte nei centri oncologici ROMA NA mobilitazione a tappeto che parte dalla tv e dalla radio e punta a coinvolgere il maggior numero di persone possibile su un tema, quello della ricerca sul cancro, che riguarda tutto il mondo. «La posta in giocò - dice il professor Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano - è la più alta che il genere umano abbia mai puntato nella sua lunga storia: la soluzione del problema del cancro, cioè la liberazione dell'uomo da una malattia che colpisce 10 milioni di persone ogni anno e ne uccide la metà, una mortalità annuale molto superiore a quella dei tragici anni dell'ultima guerra». Per la quarta stagione consecutiva la Rai e l'Associazione per la Ricerca sul Cancro, presieduta da Jacopo Vittorelli, danno vita a un'iniziativa che, domenica, riguarderà telegior- nali, Gr, notiziari regionali e trasmissioni molto seguite come Domenica in, In famiglia, Ventanni, Elisir, Domenica sportiva. «La raccolta di fondi - ha spiegato Vittorelli - resta un elemento fondamentale di questa maratona televisiva, ma non è più il solo, perché il proposito di informare vi si è aggiunto con prepotenza. La gente vuole vedere coi suoi occhi, vuole capire, e in particolare coloro che contribuiscono di persona, e sono quasi tutti, non vogliono più accontentarsi di manifestazioni generiche di riconoscenza». Quest'anno la Giornata si è arricchita di contributi importanti: «Prima di tutto - ha fatto sapere Vittorelli - ha acquistato carattere nazionale, potendo contare non solo sull'Alto Patronato, ma anche sull'appoggio del Presidente della Repubblica; durante l'Angelus domenicale il Santo Padre rivolgerà una parola di speranza agli ammalati e di incoraggiamento per la Ricerca, rappresentata in Piazza San Pietro da un gran numero di volontari e di giovani ricercatori». Dopo il dibattito scientifico previsto per dopodomani all'Università di Milano, si svolgerà, ancora domenica, un incontro al Quirinale con il Presidente Scalfaro che consegnerà il Premio Biennale «Guido Venosta» a un giovane ricercatore italiano che si sia distinto per il contributo rilevante offerto alle indagini medico-scientifiche. Nello stesso giorno, 21 Istituti e Laboratori di ricerca oncologica sparsi in tutt'Italia (da Ancona a Bari, da Cagliari a Candido, da Catania a Firenze, da Milano a Napoli, da Padova a Palermo, da Sassari a Trieste) offriranno al pubblico la possibilità di visitare i luoghi fisici in cui si svolge la ricerca, per vedere da vicino i macchinari utilizzati e soprattutto per porre domande e ricevere risposte direttamente dagli scienziati e dai ricercatori. In prima fila, ancora domenica, ci saranno anche i calciatori delle 38 squadre del campionato che scenderanno in campo con uno stendardo lungo 15 metri con su scritto «La Ricerca sul cancro costa. La Vita non ha prezzo» e con addosso la maghetta con lo slogan dell'iniziativa. Le Poste terranno aperti i principali uffici, in modo da facilitare la raccolta dei fondi. «TI messaggio di questa giornata dice Veronesi - è semplice e chiaro: la ricerca sul cancro non è solo un problema dei ricercatori, ma un problema di tutti. Tutti dobbiamo occuparci conoscendo di più, partecipando di più, motivandoci di più e facendoci portatori dello stesso messaggio a tutti coloro che ci circondano». Fulvia Caprera

Persone citate: Fulvia Caprera, Jacopo Vittorelli, Scalfaro, Umberto Veronesi, Veronesi, Vittorelli