Germania, frena la ripresa di A. Vig.

Germania, frena la ripresa IL PUNTO DE! MERCATI Germania, frena la ripresa BONN. La crisi imbriglia la crescita economica tedesca, costringendo a rivedere le stime del prodotto interno lordo per il prossimo anno. Una crescita che sarà più vicina al 2% che al 2,3%. E' quanto ha detto un portavoce del ministero del Lavoro, confermando la fotografia della situazione economica dell'autorevole quotidiano finanziario «Handelsblatt». La revisione è «una prudente e realistica stima con cui sono d'accordo i ministeri delle Finanze e dell'Economia». Finora il ministro delle Finanze Oskar Lafontaine aveva indicato una crescita del 2,3% per il '99. E a una crescita del 2,3% puntavano anche le previsioni dei sei principali istituti di ricerca economica. Riguardo al superindice economico, Handelsblatt afferma che in novembre è sceso, per il quarto mese consecutivo, dello 0,4% all' 1,9% ed è ora un punto percentuale sotto al massimo del 3% raggiunto in luglio. Il calo dell'indice su base annua è dello 0,9%. Tutti gli indicatori del superindice (nuove commesse nell'industria e nell'edilizia, vendite al dettaglio, indice della fiducia dell'Ifo e differenziali dei tassi) hanno registrato un andamento negativo in novembre. Per quello che riguarda invece l'anno in corso, la stima del ministero del Lavoro è di una crescita del 2,8% (2,7% secondo i sei istituti di ricerca). Notizie tutt'altro che entusiasmanti arrivano anche dal fronte dell'occupazione. Il portavoce del ministero del Lavoro ha precisato che, in base alle nuove stime, il numero dei disoccupati scenderà solo di 150 mila nel 1999 a un totale di 4,13 milioni da 4,28 milioni nel 1998. Il dato è peggiore di quello fornito dai sei istituti di ricerca, che parlavano di 4,09 milioni. Le previsioni, ha spiegato il portavoce, serviranno ai ministeri del Lavoro, dell'Economia e delle Finanze come base per definire il loro budget e altre stime previsionali. A che cosa è dovuta questa correzione negativa di rotta? «Senza la crisi in Oriente - ha spiegato l'Istituto Ifo di Monaco - la crescita sarebbe stata quest'anno del 3%. Ogni previsione sul futuro dovrà dunque tenere conto di una variabile che penalizza fortemente le esportazioni tedesche e ha pesanti ricadute sulla Borsa. La Germania inoltre continua a restare divisa sul piano economico, in particolare nel mercato del lavoro: mentre nelle regioni occidentali si può parlare ormai di "svolta" sottolinea Tifo - all'Est il calo della disoccupazione non è ancora significativo». La tendenza negativa, comunque, era già stata anticipata, sin dall'estate, da uno degli istituti di ricerca economica tedeschi, il Diw, che aveva parlato di una crescita del 2,1% soltanto per l'anno prossimo. E anche l'Iw, a Colonia, era pessimista: nel suo documento previsionale per il '99, la stima di crescita era del 2%. L'istituto attribuisce la revisione alla crisi internazionale e in particolare al rallentamento dell'export (+5% nel '99 dopo +9% quest'anno) che inciderà anche sugli investimenti, [a. vig.]

Persone citate: Oskar Lafontaine

Luoghi citati: Colonia, Germania