Perché è un privilegio

Perché è un privilegio Le prime reti nate in Usa con Singer e McDonald's Perché è un privilegio La formula arriva dal Medioevo Cosa vuol dire franchising? Da dove nasce? Che evoluzione potrà avere? Ecco qualche risposta. LE ORÌGINI. La parola franchising deriva da una parola francese usata nel Medioevo, il cui significato era quello di privilegio o libertà. Nel Medioevo infatti, i sovrani concedevano dei privilegi commerciali ai propri sudditi, che ricevevano in questo modo il diritto di esercitare un'attività per conto ed in nome del re fiSIIUAZlOHE COMMERCIMI. Qualcosa di più simile al moderno franchising 10 troviamo invece negli Stati Uniti alla metà del secolo scorso. Durante la guerra di secessione, quando era difficile per le imprese americane diffóndere i propri prodotti, a causa del blocco delle frontiere tra gli Stati dell'Unione e quelli della Confederazione, la Singer pensò di affrancare 11 diritto di vendere le proprie macchine da cucire ad una serie di distributori locali, aggirando così gli impedimenti causati dalla guerra. MCDONALD'S, IL PRIMO. Il franchising, così come lo conosciamo, nasce però solo nel 1950, dall'intuizione di Ray Kroc, un venditore di macchine per il gelato di San Bernardino in California. Un giorno Ray, mentre mangiava hamburger e patatine al drive-in dei fratelli McDonald, ebbe l'idea: comprare la licenza ed aprire altri drive-in come quello in giro per l'America. Oggi, i due archetti, simbolo di McDonald's, grazie al franchising, svettano nelle capitali di tutto il mondo. L'esempio di McDonald's è stato seguito da molte aziende americane di grandi dimensioni, si pensi solo alla General Motors, alla stessa Singer, a Burgher King, alla Coca-Cola, a Mail Box Etc, per citare solo alcuni dei nomi più conosciuti. Ma anche le piccole aziende e gli studi professionali hanno fatto proprio questo sistema di affiliazione, tanto che oggi, negli Stati Uniti, il franchising riguarda più del 40% del mercato al dettaglio e si pronostica che entro il 2000 supererà la soglia del 50%. ' CO-FRANCHISIHG. Dopo gli anni del boom dell'affiliazione, il franchising si sta adattando alle nuove circostanze. In particolare sta mutando il rapporto tra franchisor e franchisee, oggi da un punto di vista culturale, domani, forse, anche da un punto di vista contrattuale. E' finita infatti l'epoca del rapporto paternalistico tra affinante e affiliato che caratterizzava il franchising delle origini. Oggi gli affiliati non possono più essere solo distributori di prodotti altrui, ma devono diventare imprenditori. Ovviamente il franchisee del futuro dovrà avere, e sicuramente avrà, maggiore libertà d'azione, facendosi però garante delle strategie commerciali dell'affuiante. Solo in questo modo potrà realizzarsi quel salto di qualità nel rapporto tra franchisor e franchisee, che ha fatto parlare gli esperti del settore di co-franchising. Il co-franching rappresenta l'ultima frontiera del franchising, in cui assume un peso rilevante la co¬ municazione tra affiliati e affiliarne. In un mondo in cui i sistemi informativi hanno raggiunto livelli di eccellenza nella tempestività della comunicazione, diventa un'esigenza indispensabile per un franchisor avere degli affiliati che sappiano leggere la realtà che si trovano di fronte. Più qualificato sarà l'affiliato, più numerosi saranno i punti di distribuzione e di rilevazione (i negozi affiliati), meno rischioso sarà l'intervento del franchisor nella gestione del network. Raccogliere, sintetizzare e sfruttare la massa di informazioni provenienti da tutta la rete sarà il gravoso compito che aspetta i franchisor in futuro.

Persone citate: Ray Kroc, Singer

Luoghi citati: America, Burgher King, California, Stati Uniti, Usa