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«Una sanatoria? Non è vero» «Una sanatoria? Non è vero» Calvisi (Ds): ma sbaglia anche chi a sinistra contesta il tetto d'ingressi jffigfr. IULIO Calvisi, lei è responsabile ImHjBI migrazione dei Ds: che cosa risponde all'opposizione chi definisce la circolare sugli immigrati una sanatoria? «Che non è vero. E' un provvedimento di regolarizzazione mirato a categorie specifiche. A quegli immigrati senza permesso di soggiorno ma già inseriti nel mondo del lavoro e non più solo come dipendenti ma anche come lavoratori autonomi, a tempo determinato o atipici. E riguarda anche chi è in Italia per studiare. Attenzione però a non confondere tutta l'opposizione con la voce di alcuni. In Alleanza Nazionale vi è anche chi assume posizioni più aperte, affermando fra l'altro di essere a favore di un'anagrafe dell'illegalità». La circolare viene contestata anche da sinistra, per via del tetto delle 32 mila unità... «Anche questo non è vero. I ricongiungimenti famigliari sono esclusi dalla quota. Inoltre, come hanno più volte ripetuto i ministri Jervolino e Turco e come già disse Napolitano, la quota eccedente potrà essere regolarizzata con il prov¬ vedimento sui flussi del 1999». Insomma, si tratta di una circolare senza difetti? «Non è un provvedimento perfetto ma è comunque importante. Per poter dare un giudizio complessivo bisogna aspettare la nuova circolare del ministero del Lavoro, che specificherà i regolamenti relativi alla sua applicazione nei singoli casi». Dalle file del suo stesso partito è invece giunta la proposta di consentire alla polizia di sparare contro gli scafisti. E' d'accordo? «La posizione del senatore Giovanni Pellegrino è sbagliata e demagogica. Se è vero che rientra nei poteri della polizia di fermare chi tenta di fuggire non è certo un obbligo mettere a repentaglio le vite di civili trasportati dagli scafisti. Pensiamo per un attimo ai profughi a bordo delle imbarcazioni clandestine che potrebbero essere uccisi dalle pallottole italiane. No, la proposta del senatore Pellegrino non risolve alcun problema e non coincide affatto con le posizioni dei democratici di sinistra». [m. mo.|