I carabinieri chiudono la «fabbrica» dei diplomi

I carabinieri chiudono la «fabbrica» dei diplomi Diventare odontotecnico costava 28 milioni I carabinieri chiudono la «fabbrica» dei diplomi BARI. Avevano realizzato una «fabbrica» di diplomi per ottici odontotecnici, che venivano rilasciati in cambio di denaro a persone che non ne avevano titolo: con quest'accusa i carabinieri del comando provinciale di Bari hanno arrestato 13 persone, tra le quali un funzionario ispettivo della Regione Puglia. A dodici sono stati concessi gli arresti domiciliari. Tra i reati contestati, quelli di associazione per delinquere finalizzata alia corruzione e di falsò. Nelle indagini è coinvolto un istituto barese di biosanitaria convenzionato con la Regione Puglia. Finora sono 71 i diplomi sequestrati dai militari in tutt'Italia perché secondo gli investigatori - sarebbero stati rilasciati a persone che non avrebbero dovuto averli. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Bari, Vaccaro, su richiesta del pm Carofiglio. Oltre alle persone arrestate nell'inchiesta figurano 140 indagati in varie regioni italiane. In particolare, gli investigatori stanno svolgendo accertamenti nel Nord, soprattutto in Lombardia, e non si esclude che presto possano essere posti sotto sequestro numerosi studi professionali. I diplomi finiti al centro delle indagini sono quelli rilasciati dall'Istituto Politecnico Biosanitario e dall'Istituto Politecni- Àrrivavanragazzda tutt13 a no a Bari i bene a Italia. rresti co Mediterraneo, convenzionati con la Regione Puglia. Il legale rappresentante di quest'ultima scuola, Savino Schiavone, 41 anni, è tra le persone arrestate: gli investigatori lo ritengono l'organizzatore della truffa. Un ruolo di spicco - sempre secondo i carabinieri - era ricoperto anche da sua moglie, Caterina De Lucia, 39 anni, che ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari. Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che gli studenti, per ottenere il diploma al termine di un corso che durava tre anni, pagavano 7 milioni per ogni anno di frequenza, oltre ai 7 milioni per la regolare iscrizione: totale, 28 milioni ciascuno. Una somma di denaro - ritengono gli investigatori - finiva nelle tasche di un funzionario ispettore della Regione Puglia, Pasquale Carito, 47 anni, che aveva il compito di informare i responsabili delle scuole su eventuali ispezioni: l'uomo è da ieri agh" arresti domiciliari. Le indagini, durate un anno e condotte dal Nucleo operativo del comando provinciale di Bari, sarebbero scaturite da se gnalazioni, anche alla Regione, che evidenziavano l'approssi mazione con la quale alcuni ottici e odontotecnici eseguivano il loro lavoro. Tra l'altro veniva falsificata la presenza di docen ti e allievi, inesistente nonostante che la frequenza ai corsi fosse obbligatoria. [s. t.] Àrrivavano a Bari ragazzi bene da tutta Italia. 13 arresti

Persone citate: Carofiglio, Caterina De Lucia, Savino Schiavone, Vaccaro