Un delitto inaugura il nuovo «513» di R. N.
Un delitto inaugura il nuovo «513» • * Napoli: in un'altra sparatoria ferito per caso un ragazzo di quattordici anni Un delitto inaugura il nuovo «513» Ex pentito ucciso: la ritrattazione non serviva più NAPOLI. Due uomini sono stati uccisi ieri sera in un agguato a Giugliano, in provincia di Napoli. Entrambe le vittime hanno lo stesso nome e cognome - Sabatino Martino - e uno dei due, con numerosi precedenti penali, è un ex collaboratore di giustizia. L'altro è un cugino. L'agguato è avvenuto in via Oasi Sacro Cuore. I due si trovavano a bordo di una vettura quando sono stati raggiunti da un'altra auto dalla quale è partita una raffica: sono morti sul cólpo. L'ex pentito Sabatino Martino aveva 39 anni, il parente omonimo 37 anni. L'omicidio dell'ex pentito potrebbe essere stato deciso da un clan camorristico rivale anche in conseguenza della sentenza della Consulta sull'art.513. Si tratta di un'ipotesi valutata dagli investigatori in considerazione della storia criminale della vittima e della particolare tempistica con cui è avvenuto l'agguato. Il «nuovo» 513 avrebbe reso meno utile per un clan della zona la ritrattazione delle accuse che Martino avrebbe quasi certamente fatto tra pochi giorni in aula: essendo comunque l'ex pentito un avversario di quella cosca, i suoi nemici potrebbero aver ritenuto che non ci fossero più validi motivi per tenerlo ancora in vita. Sempre ieri sera un quattordicenne, E. R., è stato ferito alle gambe nel corso di una sparatoria a Soccavo, periferia occidentale di Napoli. Durante la sparatoria è stato ferito Alfonso Cerbone, 36 anni, pregiudicato per reati minori. La sparatoria è avvenuta nei pressi di una rivendita di pneumatici in corso Risorgimento. E.R. è rimasto accidentalmente vittima del fuoco dei killer mentre si trovava davanti al negozio di rivendita di pneumatici. Il ragazzino è stato ricoverato nell'ospedale San Paolo, ferito in modo non grave dai proiettili: i medici hanno stilato una prognosi di 15 giorni. Alfonso Cerbone è stato colpito alla gamba sinistra e al ginocchio destro, ha una prognosi di trenta giorni. I sicari hanno agito in due e hanno raggiunto via Risorgimento, nel quartiere Soccavo, a b'ordo di una motocicletta di grossa cilindrata. Almeno una decina sono stati i colpi esplosi all'indirizzo del negozio di pneumatici che hanno colpito Cerbone e il ragazzino. La polizia sta interrogando, oltre a Cerbone, anche il titolare del negozio-officina per risalire ai motivi dell'agguato. Non è ancora stato identificato con certezza l'obiettivo dei sicari che potrebbero aver sbagliato bersaglio. Gli investigatori stanno interrogando anche Pietro Estatico, titolare dell'officina-rivendita di pneumatici. Alcuni componenti della famiglia Estatico risultano pregiudicati e appartenenti a un clan della zona. [r. n.]
Persone citate: Alfonso Cerbone, Cerbone, E. R., Giugliano, Pietro Estatico, Sabatino Martino
Luoghi citati: Napoli
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