Brogli, videotape e fango

Brogli, videotape e fango Brogli, videotape e fango E il ministro manda osservatori nei seggi SWASHINGTON TORIE di brogli, intimidazioni e videotape: anche negli Stati Uniti le elezioni non sono mai completamente pulite. E ieri il Guardasigilli Janet Reno ha deciso di mandare decine di «osservatori» a presidiare alcuni seggi elettorali a rischio. La polemica era scoppiata negli ultimissimi giorni della campagna elettorale, quando democratici e repubblicani erano alla ricerca disperata di argomenti che gettassero cattiva luce sugli avversari. Alla fine lo stesso Bill Clinton era sceso in campo a gettare un po' di fango. I repubblicani erano stati i primi a provocare. E l'accusa era stata pesante: «Ci sono elettori democratici - sindacalisti, afro-americani, ispanici - che, incoraggiati dal partito, cercheranno di votare più di una volta in alcune circoscrizioni dove il divario tra i candidati è minimo». Le nuove regole elettorali approvate quattro anni fa hanno effettivamente ridotto al minimo indispensabile i controlli nei seggi. Per cui votare più volte è diventato molto facile. E i repubblicani hanno annunciato che avrebbero mandato operatori nei seggi a filmare le operazioni di voto per dimostrare i brogli. I democratici hanno reagito con ferocia, accusando i repubblicani di voler intimidire gli elettori afro-americani e ispanici proprio Il ministro della Gi tizia Reno quando il partito del Presidente stava facendo uno sforzo senza precedenti per mobilitare una parte generalmente apatica dell'elettorato. E Clinton si era unito al coro, consapevole che l'attacco repubblicano poteva essere messo a buon uso elettorale: «Mi è stato detto che elettori democratici saranno intimiditi in Maryland e forse anche in Michigan, in Georgia, in Kentucky e in un paio di altri Stati. I repubblicani devono smetterla di comportarsi in questo modo abominevole e per nulla americano». Jim Nicholson, presidente del Comitato nazionale repubbficano, aveva perso completamente le staffe: «Che il Presidente ci chieda immediatamente' scusa! Non può continuare ad accusarci falsamente di voler impedire agli afro-americani di votare. E' un'incredibile bassezza». Ma nel frattempo era già intervenuto il Dipartimento alla Giustizia, mettendo in guardia contro qualsiasi tentativo di fotografare o filmare gli elettori. Una tattica del genere, ha spiegato il Guardasigilli Janet Reno, violerebbe il Voting Rights Act, la legge del 1965 che mise fine alla segregazione razziale alle urne. E ieri, a far la guardia contro eventuali soprusi, c'erano appunto le pattuglie di «osservatori» mandate sul campo dal ministro della Giustizia. [a. d. r.] Il ministro della Giustizia Reno

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Janet Reno, Jim Nicholson

Luoghi citati: Georgia, Kentucky, Maryland, Michigan, Stati Uniti