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Interno LASTAMPA' ROMA. «Vergogna, vergogna», «buffoni, venduti». La commissione di inchiesta su Tangentopoli è appena stata bocciata, sia pure di stretta misura (276 contro 262), dall'aula di Montecitorio, e dai banchi del centro-destra si levano grida, insulti e tiri di monetine contro i deputati dell'Udr il cui voto alla fine è stato determinante, insieme alle 14 astensioni della Lega, per far passare l'emendamento preliminare di Rino Piscitello che, a nome dell'Italia dei Valori, sopprime l'istituzione stessa della commissione. I polisti, che pure ormai non ci speravano più e parevano quasi indifferenti a un voto scontato, improvvisamente si animano e insorgono inveleniti. Ce l'hanno con i «traditori», transfughi dal centro-destra. Col neoministro Salvatore Cardinale, di cui Alfredo Biondi ha letto in aula una vecchia dichiarazione di segno opposto a quella del suo voto («Spero che quando si guarda allo specchio diventi rosso»). Con Rocco Buttigliene, l'ex Cdu, il più restio a votare contro, con Clemente Mastella: «Avete visto, si è fermato per raccogliere le monetine», scherza, ma mica tanto l'azzurro Savarese. Proprio Mastella Interno

Persone citate: Alfredo Biondi, Clemente Mastella, Mastella, Rino Piscitello, Rocco Buttigliene, Salvatore Cardinale, Savarese

Luoghi citati: Roma