IL GIOCO DEGLI SPECCHI di Augusto Minzolini

IL GIOCO DEGLI SPECCHI IL GIOCO DEGLI SPECCHI UN gioco degli specchi che confonde le immagini. Da un giorno all'altro, repentinamente, cambiano gli scenari di una politica sospesa tra una realtà vera e un'altra virtuale. Come ieri non era chiaro se il dialogo tra Ulivo e Polo sulla legge elettorale, solennizzato dallo scambio di messaggi tra Massimo D'Alema e Silvio Berlusconi, fosse vero o apparente, oggi non è dato sapere se la bocciatura alla Camera della Commissione di inchiesta su Tangentopoli determinerà una rottura definitiva o solo di facciata. Le minacce e le fughe in avanti in un senso o nell'altro, infatti, si susseguono senza tregua. L'altro ieri, giornata di dialogo, Giuliano Amato aveva dato addirittura i contorni della nuova legge elettorale, irritando non poco la maggioranza che si è sentita emarginata dal confronto con l'opposizione. Ieri, giornata di rottura, dopo il voto in aula sulla Commissione, il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Pisanu ha fatto precipi tare di nuovo la situazione minacciando l'ostruzionismo sulla legge Finanziaria e, quindi, l'esercizio provvisorio. Allora, il dialogo continua, oppure è finito ancor prima di cominciare? La verità è che la volubilità dei protagonisti, il tattici smo esasperato, le divisioni interne ai due Poli e la guerra che contrappone i difensori dell'attuale bipolarismo a quelli che vorrebbe ro un bipolarismo diverso, rendono la situazione fluida e diffidi mente decifrabile. Rischia di ri proporsi, insomma, la situazione che portò alla fine della Bicamerale quando i protagonisti, a turno, prima Gianfranco Fini eppoi Sii vio Berlusconi (ma si potrebbero fare anche i nomi di Romano Pro di o di Francesco Cossiga), deter minarono le condizioni della rot tura. Augusto Minzolini CONTINUA A PAGINA 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Berlusconi, Francesco Cossiga, Gianfranco Fini, Giuliano Amato, Giuseppe Pisanu, Massimo D'alema, Silvio Berlusconi