Hopkins: «lo, contro Brad»

Hopkins: «lo, contro Brad» Hopkins: «lo, contro Brad» «Sono un semplice, non amo i misteri» NEW YORK. «Tony? E' uno dei grandi. Un attore molto generoso, sottile, complesso, dotato di una capacità unica di esprimere il bene e il male dei suoi personaggi». Quando parla di sir Anthony Hopkins, Brad Pitt è in totale ammirazione. Ma ecco, dopo Pitt, arriva lui, il Maestro con giacca di pelle, camicia e basco neri. E' qui, a New York, in una pausa da «Tito Andronico» che sta girando a Roma, poi con Jessica Lange sarà a Broadway in «Chi ha paura di Virginia Woolf?». E quando sente le parole appena pronunciate da Pitt si sente non lusingato, ma sorpreso. «So che molti miei colleghi fanno apparire la cosa molto compli¬ cata e se vogliono torturarsi ben per loro», commenta Hopkins. Ma io non ho grandi teorie sulla recitazione. Imparo la mia parte, mi presento sul set in orario e rilassato, faccio quello che devo fare e me ne torno in albergo. Semplice. Non c'è mistero, non c'è enigma». «Meet Joe Black» è centrato intorno al 65° compleanno del personaggio da lei interpretato. Come festeggia i suoi compleanni? «Non li ho mai celebrati. Solo l'anno scorso ho fatto i 60. E con mia moglie abbiamo pensato che sarebbe stata una bella idea raccogliere un po' di amici. E' stato piacevole, ho visto molta gente che non vedevo da anni». Per un lupo solitario come lei, dev'essere stato anche un vero sforzo. «Sono in effetti un uomo freddo e chiuso. Odio andare a cena dalla gente perché diventi prigioniero e quando non ne puoi più non puoi andartene. A casa mia è peggio: arrivano e non puoi mandarli via. Così quando vedo qualcuno, lo faccio al ristorante: ordino, il conto per favore e via». Non sta dando l'immagine di un uomo molto felice. «Ma no, sono felice. Il problema è che non mi fido della gente, amo di più gli animali. Mi fanno paura i cavalli, perché sono caduto. Ma adoro i gatti e i cani». Le sue passioni? I suoi interessi? «Ho sempre sognato di fare il girovago e adesso sono pagato per girare il mondo. Non potrei chiedere di più. Mi piace leggere, mi piace passeggiare in montagna, andare in macchina senza una precisa direzione. Non vado invece mai al cinema e non ho più alcun interesse per mostre, gallerie, musei. Anche a Roma, la mia preoccupazione principale è sopravvivere al traffico, che è una vera follia. E trovare un posto dove mangiare penne all'arrabbiata, il mio piatto preferito». n. s.] Anthony Hopkins sta girando «Tito Andronico» poi sarà a teatro con Jessica Lange

Luoghi citati: New York, Roma