Tutti contro tutti

Tutti contro tutti Tutti contro tutti Privati ali attacco L'Ente in trincea ROMA. Tutti i protagonisti sono ormai usciti allo scoperto. Ecco le «posizioni» in campo: GOVERNO. Apertura del mercato graduale (30% al 19 febbraio '99, 35% nel 2001 e 40% nel 2003); lasciare all'Enel la proprietà della rete (affidando la gestione a un ente pubblico); obbligo per ogni operatore, al 2003, di non detenere più del 50% della capacità produttiva del paese (Enel dovrà cedere centrali per almeno 12.000 mw); mantenere l'attuale struttura della distribuzione Enel, razionalizzando le zone in cui sono presenti più operatori; trasformare la società in una holding. SINDACATI. Sono d'accordo nel mantenere la proprietà della rete all'Enel affidandone la gestione ad un organismo indipendente; chiedono che resti la tariffa unica nazionale e nessun operatore sia in posizione dominante (più del 50%); vorrebbero un'apertura meno «spinta». AUTHORITY. Ha rilanciato lo «spezzatino» con almeno 14-15 società di distribuzione; propone che l'Enel ceda la metà delle centrali (50% il «tetto» per ogni operatore fino al 2001, il 30% dal 2003); vuole che l'Enel ceda anche la proprietà della rete; chiede che già da febbraio '99 tutti i clienti con consumi oltre i 9 milioni di kwh possano rivolgersi al miglior offerente. PRIVATI. (Unapace): la rete deve passare di mano («e il nodo cruciale»); Enel deve dismettere centrali per oltre 20 mila mw (dal 30 al 50% il limite massimo per ogni operatore). Edison giudica «sostanzialmente positiva» la posizione del Governo. RDERUAIIRKA. (Municipalizzate): «ok» a Enel proprietaria rete e alle quote previste dal Governo ma perplessità sulla distribuzione che non le valorizza.

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