«Troppe prescrizioni mediche via Internet» di Daniela Daniele

«Troppe prescrizioni mediche via Internet» Allarme in Usa, in Italia appello ai Nas «Troppe prescrizioni mediche via Internet» ROMA. «Dica trentatré»: quasi un ricordo lontano. Il rapporto tra medico e paziente, nel prossimo futuro, si chccherà col mouse. L'allarme è delle autorità sanitarie degli Usa dove, navigando in rete, ci si può imbattere nell'annuncio: «Ti serve il Viagra e non hai la ricetta?». No problem. Basta compilare un questionario indirizzato al «WWW» indicato, accettare di farsi addebitare sulla propria carta di credito 85 dollari e la visita medica è bell'e fatta. In pochi secondi arriva la prescrizione. . E non è soltanto il Viagra a finire, più facilmente, nelle case dei cyber-pazienti. Le farmacie on line offrono una vasta gamma di prodotti che vanno dagli psicofarmaci agli antibiotici, da composti a base di ormoni a farmaci riservati a patologie particolari che dovrebbero essere assunti sotto stretta sorveglianza medica. Per William Stallknecht, intraprendente farmacista texano, e per i due medici che collaborano con lui, il Viagra si è trasformato in una vera mimerà d'oro. Ha dichiarato: «Riceviamo dalle trenta alle cinquanta richieste al giorno. In media, ogni ricetta consente l'acquisto di 10 compresse: calcolando un profitto di due dollari a compressa, si possono guadagnare fino a mille dollari al giorno». Se le autorità sanitarie sono preoccupate, l'associazione dei medici americani ammette che il fenomeno è ai limiti della legalità, ma fa notare che finora nessuno si è lamentato e che nessun medico è stato trascinato in tribunale. Vint Cerf, uno dei padri fondatori Viagra a ruba su Internet di Internet, parla di svolta epocale nel campo della medicina e sottolinea che i pazienti possono accedere a informazioni qualificate e avere la garanzia di rispetto della privacy. Ben diverso il giudizio del segretario nazionale dei medici di famiglia italiani, Mario Falconi: «E' una cosa semplicemente pazzesca». Risulta un simile traffico anche in Italia? «Finora no, ma se dovessi individuare qualcuno dedito a un'attività del genere, non esiterei a denunciarlo». Falconi può accettare che si ricorra a Internet («o al fax, come spesso accade») per consultare il medico, ma non ammette che si arrivi a fare pre scrizioni senza che vi sia una visita tra medico e paziente: «Quanto sta accadendo non è soltanto la fine del rapporto tra medico e paziente, ma la fine dell'uomo». I pericoli di una simile pratica non sono di lieve entità. Falconi definisce «delinquei! ti» coloro che fornisco no il Viagra in questo modo, «facendo leva sul sommerso, su quelle persone che non osano parlare al proprio medico del problema che le angoscia» e invita tutti a fare molta attenzione. «Basti pensare spiega - che il nostro sindacato, la Fimmg, sta organizzando dei semi nari per spiegare ai medici come informare i pazienti sull'utilizzo dei farmaci da banco, per l'autocura Anche le goccette per la tosse, pubblicizzate in tv, possono essere nocive se chi le assume è cardiopatico o iperteso». E conclude: «Mi appello ai Nas perché vigilino». Daniela Daniele Viagra a ruba su Internet

Persone citate: Falconi, Mario Falconi, Vint Cerf, William Stallknecht

Luoghi citati: Internet, Italia, Roma, Usa