Settemila travolti dalle acque

Settemila travolti dalle acque Nel solo Honduras cinquemila vittime. Massima allerta nel Sud del Messico, già devastato due mesi fa Settemila travolti dalle acque E ora l'uragano Mitch minaccia il Chiapas MANAGUA. Settemila morti, interi paesi devastati e migliaia di senzatetto: è il drammatico bilancio del passaggio dell'uragano Mitch sull'America Centrale. Cinquemila delle vittime si contano nel solo Honduras. Nel Paese centro-americano le devastazioni sono talmente gravi da aver indotto il presidente Carlos Flores Facusse a proclamare lo stato di assedio che comporta la sospensione con effetto immediato delle libertà costituzionali. L'ha annunciato ieri sera lo stesso Flores in un drammatico intervento in diretta tv: «L'Honduras è ferito a morte. Abbiamo perso il 70% dell'agricoltura - ha detto -. Le piantagioni di banane, meloni e caffè non esistono più. Alla comunità internazionale chiedo solidarietà umana». L'uragano, ora ridottosi a tempesta tropicale, prosegue verso il Sud del Messico dove minaccia lo Yucatan e gli Stati di Oaxaca, Tabasco e Chiapas. Proprio in quest'ultimo Stato sono ancora aperte le ferite per le inondazioni di due mesi fa. Il Messico trema e corre ai ripari. Dal Chiapas sono già state evacuate decine di migliaia di persone ed è stato posto in stato di massima allerta il dispositivo militare nelle zone in cui è attivo l'esercito zapatista di liberazione nazionale. Ieri sono stati migliaia i corpi senza vita recuperati dalle squadre di soccorso sulle pendici del vulcano spento Casitas, in Nicaragua, dove interi villaggi sono stati seppelliti sotto una massa di fango per la tracimazione del lago ospitato dal cratere. Secondo il vicepresidente nicaraguense Enrique Bolanos, vengono dati per morti fra i 1000 ed i 1500 abitanti. Il Nicaragua è stato l'ultimo Paese finora «toccato» dall'uragano e, pare, il più devastato. Il 10% della popolazione è stata danneggia¬ ta, oltre 400 mila persone sono rimaste senza casa. Fra le vittime di Mitch anche i morti a bordo dell'elicottero sul quale volava Cesar Castellanos, il sindaco di Tegucigalpa, capitale dell'Honduras, in ricognizione dei danni insieme con altre tre persone. Tegucigalpa appare un lago spettrale da cui spuntano i tetti delle case. Sono 362 i cadaveri recuperati, 357 i dispersi, 260 mila i senzatetto. Inoltre al largo delle coste honduregne da giorni non si hanno più notizie del panfilo Fantome, che fu di proprietà di Onassis, e che aveva a bordo 31 persone. Gravi conseguenze anche in Salvador (l'inondazione ha spazzato via un paese, Chilanguera, 144 le vittime), in Costa Rica, Belize e Guatemala. Qui un aereo che partecipava ai soccorsi è caduto: sono morte 12 persone, fra cui una decina di medici americani. [Agi-Ansa] 1LdLz1deAdiastl Dall'alto in senso orario i corpi senza vita di alcuni abitanti di Chilanguera un paese del Salvador spazzato via dalle acque; il cadavere di una donna vittima della tracimazione del lago del vulcano Casitas in Nicaragua e infine un gruppo di sopravvissuti nella stessa zona

Persone citate: Carlos Flores, Cesar Castellanos, Enrique Bolanos, Flores, Onassis