Il Cile chiede aiuto a Pupa Wojtyla

Il Cile chiede aiuto a Pupa Wojtyla Confermato l'incontro tra il viceministro degli Esteri e il segretario di Stato Sodano Il Cile chiede aiuto a Pupa Wojtyla «Mediazione per Pinochet», ma per ora il Vaticano tace CITTA' DEL VATICANO. Squassato dal ciclone Pinochet, il governo cileno ha bussato anche alla porta del Vaticano. Per chiedere che cosa? Le voci ricorrenti attribuiscono la visita oltre il Portone di Bronzo a una richiesta di mediazione; non da parte della Santa Sede naturalmente. Comunque ieri si è avuta la conferma dell'incontro che il sottosegretario cileno Mariano Fernandez ha avuto domenica con il Segretario di Stato, il cardinale Angelo Sodano, per analizzare congiuntamente la situazione venutasi a creare dopo l'arresto di Pinochet a Londra. Ieri la Sala Stampa della Santa Sede ha emesso un comunicato stranamente laconico e poco circostanziato. Il testo preparato evidentemente dagli esperti della «Terza Loggia», dove ha sede la diplomazia vaticana, costituisce un piccolo capolavoro nel suo genere. Da notare, per esempio, che i nomi dei protagonisti della vicenda, e quello della «pietra dello scandalo», cioè dell'ex dittatore, non sono mai citati. Il sottosegretario agli Esteri cileno, afferma il testo, «ha chiesto di poter informare la Santa Sede sul suo viaggio in Europa e sui colloqui avuto di recente a Madrid e a Londra circa la nota vicenda cilena». La «nota vicenda cilena» è l'affaire Pinochet; ma la responsabilità di capirlo e affermarlo è affidata interamente a chi legge, non a chi scrive. Così come viene sottolineato che parlare della «nota vicenda» è un desiderio dell'ospite, a cui il Vaticano ha accondisceso cortesemente. E' una testimonianza evidente di prudenza che sconfina quasi nell'imbarazzo. L'impressione è confermata «ad abundantiam» da altre circostanze. Intanto il luogo in cui il sottosegretario Fernandez ha incontrato il suo interlocutore, che solo per vie ufficiose sappiamo trattarsi del cardinale Segretario di Stato. Il colloquio è avvenuto nella residenza pontificia di Castel Gandolfo, nei Castelli, a una trentina di chilometri dalla capitale. Ben diversa ne sarebbe stata la solennità se del problema si fosse discusso in Vaticano. E immediatamente dopo quella chiacchierata «fuori porta», come si conviene a una domenica romana, l'uomo politico cileno, su probabile richiesta del suo interlocutore, si è affrettato a dichiarare di non aver sollecitato alcuna «pressione o azione specifica del Vaticano». Il suo scopo era quello di informare la Santa Sede, e anche «sapere cosa pensano le autorità vaticane al riguardo». Che cosa pensano di tutta questa vicenda dietro il Portone di Bronzo Fernandez non l'ha detto, per ovvio riserbo diplomatico; ma ha osservato che Sodano si è mostrato «piuttosto a conoscenza di ciò che sta succedendo in Cile, Inghilterra e Spagna con il senatore Pinochet». Naturalmente Fernandez ha ribadito gli argomenti già esposti «a Santiago come a Londra e a Madrid, rispetto all'immunità diplomatica di cui godeva il senatore Pinochet durante la sua visita in Inghilterra». A dispetto delle dichiarazioni ufficiali, e del «basso profilo» assunto in questa fase dal Vaticano, Santiago si attende probabilmente un aiuto dal suo anfitrione domenicale; più a Madrid che a Londra, forse, e toccando il tasto dell'intervento per ragioni umanitarie. Un intervento richiesto a gran voce dalla «Fondazione Augusto Pinochet», che a Santiago ha fatto sapere di aver raccolto un milione di firme, da consegnare al Papa per sollecitarne l'intercessione. «Sono più di un milione ha detto Monica Perez, portavoce dell'ente -, e ora saranno raggruppate in un unico volume e inviate nei prossimi giorni alla Santa Sede». Ma il Cile è sempre terreno molto caldo per il Vaticano. Non si dimentica la pessima impressione suscitata dall'apparizione alla finestra della «Moneda» del Papa con a fianco Pinochet, durante la visita dell'87. Più di recente, nel 1993, una lettera papale per le nozze d'oro di Pinochet aveva provocato reazioni negative in molti ambienti di chiesa, in Cile e all'estero. Marco Tosattl Il segretario di Stato Angelo Sodano ha visto il viceministro degli Esteri cileno Mariano Fernandez che gli ha chiesto di mediare per la liberazione di Pinochet