Non toccate la balena grigia

Non toccate la balena grigia In una baia del Pacifico pietre e insulti tra indiani Makah e ecologisti, incrocia anche la Guardia costiera Non toccate la balena grigia Ipellirosse tornano a cacciarla e si scontrano coi verdi WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In una baia sul Pacifico ai confini con il Canada gli indiani Makah vogliono ricominciare ad uccidere la grande balena grigia arpionandola dalla loro canoa come facevano i loro antenati. Ma finora l'unico confronto violento è stato con gli ambientalisti che si oppongono a questo loro ritorno alle origini. Ieri la situazione è degenerata. Aizzati dagli ambientalisti, hanno reagito scagliando pietre e insulti contro la piccola flottiglia verde giunta nella Baia di Neah per difendere le balene. «E' tutto molto triste», ha commentato Ben Johnson, il capo dei Makah. «La nostra gente può soppor- tare le provocazioni solo fino a un certo punto». Per secoli e secoli la caccia alla balena è stata l'attività principale della tribù dei Makah. Negli Anni Venti la tradizione è morta perché le grandi baleniere avevano decimato i branchi della balena grigia. E per i Makah è cominciato un malinconico declino - alcol, disoccupazione, droga, le piaghe che hanno colpito tante altre tribù respinte ai margini della società americana. Ora i giovani Makah vogliono ritrovare la loro identità tornando a cacciare la balena grigia - un'attività che è ormai al bando negli Stati Uniti. E il governo federale, in via eccezionale, ha concesso ai Makah di cacciarne cinque all'anno. Così si preparano, fisicamente e mentalmente, per affrontare la bestia. Indossano pelli come i loro bisnonni, dormono all'addiaccio sulle spiagge fredde di Neah Bay, ogni giorno portano fuori la canoa cercando di ricollegarsi con lo spirito degli avi. Solo che ogni volta che escono - e bisogna vederli «pagaiare» come forsennati nel Pacifico - si trovano di fronte una flottiglia ambientalista sotto il comando della Se a Shepherd Conservation Society (La società dei pastori del mare). C'è perfino un sommergibile «travestito» da squalo che fa la posta alla piccola canoa. Gli ambientalisti urlano slogan a favore della balena, cercano di disturbare i preparativi dei Makah, i quali urlano a loro volta: «Andatevene!». Ma dietro al cordone degli ambientalisti c'è un'altra flottiglia: i guardia costa che devono proteggere il nuovo diritto dei Makah - sancito a livello federale e internazionale - di cacciare la balena grigia. E questo curioso contrasto a tre livelli dura ormai da settimane. Con i nervi di tutti ormai a fior di pelle, [a. d. r.] Un'attività tradizionale vietata dalla legge «ma necessaria per ritrovare la nostra identità»

Persone citate: Ben Johnson, Shepherd Conservation Society

Luoghi citati: Canada, Stati Uniti, Washington