E' scontro aperto sui pentiti

E' scontro aperto sui pentiti «lUegittimo annullare le dichiarazioni non ripetute in aula». Tangentopoli, duello per la commissione E' scontro aperto sui pentiti Sul 513 la Consulta dà ragione ai magistrati ROMA. E' di nuovo guerra tra politici e magistrati (e tra pm e avvocati, o «garantisti» e «giustizialisti», in seno allo stesso Parlamento). E di nuovo il motivo del contendere è l'art. 513 del codice di procedura penale, «controriformato» dalla Corte Costituzionale che ha accolto le eccezioni di incostituzionalità presentate dai magistrati di tutt'Italia. La Consulta ha stabilito che è «illegittimo annullare le dichiarazioni non ripetute in aula», bocciando così una delle norme nodali che interessano da vicino i processi di mafia (per i pentiti) e di corruzione. Intanto, il filo del dialogo sulla riforma elettorale, appena rian: nodato da D'Alema e Berlusconi, rischia già di strapparsi davanti alla babele delle posizioni delle forze politiche. Oggi, alla Camera, si torna a discutere sulla istituzione di una commissione d'inchiesta su Tangentopoli; ed è subito duello. Anche sul cammino delle riforme il governo si scontra con lo scoglio giustizia. Bianconi, Bruzzonc, Colonnello • Mascl ALLE PAG. 2,3 E 6

Persone citate: Berlusconi, Bianconi, Colonnello ? Mascl, D'alema

Luoghi citati: Italia, Roma