«Serial-piromane» roghi a Genova di Fabio Pozzo

«Serial-piromane» roghi a Genova Da mesi incendia auto e furgoni «Serial-piromane» roghi a Genova GENOVA. Agisce quasi sempre di notte. La sua arma preferita è una tanica di benzina; le sue vittime auto, furgoni e ciclomotori. E' il «serial piromane». Non è pericoloso come il serial killer Donato Bilancia, ma inquieta lo stesso i genovesi e già si annunciano le prime ronde di cittadini. Per fronteggiare il nuovo allarme i carabinieri del comando provinciale hanno richiamato in servizio «Antonio», il supercomputer utilizzato per incastrare Donato Bilancia. Da venerdì scorso il carabiniere in microchip sta immagazzinando centinaia di dati relativi alla scia di fuoco e di carrozzerie annerite che sta tenendo col fiato sospeso Genova dall'inizio dell'anno. Il quadro è preoccupante. Dal 15 luglio sono andate a fuoco 47 auto, 14 moto, 3 furgoni e 2 roulottes in 23 incendi di accertata origine dolosa. Se poi si aggiungono altri 11 roghi, la cui natura è ancora in corso di valutazione, il numero dei veicoli andati in fumo sale a 92. Un bilancio che ha toccato un picco notevole proprio nel mese scorso quando sono andati in fumo un bel numero di veicoli: 38 auto, 12 ciclomotori, 2 roulotte. La mappa del rischio vede il Ponente cittadino tra le zone più esposte.- L'ultimo allarme riguarda il weekend appena trascorso: sabato sera è bruciata un'auto in via Spalato, angolo via Adamoli, nel quartiere periferico di Molassana. I carabinieri escluderebbero il dolo, ma gli elementi essenziali di quest'ennesimo caso sono stati comunque dati in pasto alla memoria del supercomputer. Il cervellone non tralascia nulla: orari, zone, tecniche utilizzate per appiccare il fuoco, particolari delle vittime (modello del veicolo, proprietario). Ma anche episodi del passato, profili di piromani già smascherati (come quello di «Jack Tanichetta», il giovane fidanzato deluso di Chiavari, che dieci anni fa nel Tigullio ha incendiato una cinquantina di auto), aspetti sociologici. Si cerca un comune denominatore, un filo rosso che unisca tutti o buona parte degli incendi. Un'unica mano, oppure quella di una o più bande di teppisti, magari impegnate in una gara alimentata dalla spinta emulativa. Ma non c'è solo ((Antonio», in prima linea. Nei giorni scorsi ci sono state due riunioni operative, ospitate in Questura e nel «fortino» di San Giuliano, sede del comando provinciale dell'Arma. Vi hanno partecipato tutte le forze di polizia cittadine. Sono state sensibilizzate anche le coscienze dei genovesi. Le forze dell'ordine hanno lanciato un appello: non possiamo essere presenti in tutte le strade di Genova, collaborate con noi chiamando il «112» o il «113». Un messaggio al quale hanno già rispostò alcuni comitati di quartiere: è stato attivato un numero telefonico ahti-piròmàne e l'altra sera sono scese per le strade di Prato, San Fruttuoso, Foce e Albaro le prime ronde. Fabio Pozzo Una delle auto bruciate dal piromane di Genova

Persone citate: Donato Bilancia, Foce

Luoghi citati: Chiavari, Genova