«Lo Stato dia un segnale forte»

«Lo Stato dia un segnale forte» IL RITORNO DELL'ANONIMA «Lo Stato dia un segnale forte» //pm Mura: una task-force per la Sardegna LW CAGLIARI m ALLARME è più forte. Deve intervenire lo Stato, «bisogna far qualcosa in fretta», protestano le associazioni degli ex sequestrati. E' la stessa invocazione che viene dalla Regione. E dai magistrati, anche. ((Adesso, ci vuole un segnale forte», dice il sostituto Mauro Mura. Ci sono dei conti un po' strani da fare, in questi giorni di sconcerto. In tre anni, dall'ottobre '95 all'ottobre '98, in Sardegna è stato consumato un solo sequestro di persona, quello di Silvia Melis. Però adesso, in neanche due mesi, ci sono stati due tentativi di rapimento falliti. Che cosa vuol dire questo? Mauro Mura, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia a Cagliari, sottolinea che è un dato che deve far riflettere, e che questo può essere davvero «un periodo brutto», di grande rischio. C'è di sicuro una banda dell'Anonima I in azione, forse ce ne sono pure due, come potrebbe dimostrare un'attenta lettura dei tentativi di rapimento: modalità diverse, uomini diversi, magari addirittura intenzioni diverse. In questo momento, nell'isola, ci sono molti latitanti, definiti «pericolosissimi» dagli inquirènti: sono troppi, come ha scritto Fabio Broglia al ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino. «Un altro sequestro in Sardegna sarebbe un duro colpo per tutti, non solo per noi», ha vergato. L'avvo¬ cato Broglia è il presidente del Coordinamento Nazionale delle Famiglie degli ex sequestrati e la sua è una voce importante, E' per questo, anche per tutto questo, che quello di Mura sembra quasi un appello: «C'è una situazione che ci preoccupa molto, è vero, e che è obiettivamente difficile da affrontare. E' per questo che si dovrebbero lanciare da parte dello Stato segnali forti e subito». Quali segnali? «La costituzione della Dia in Sardegna e la costituzione di un nucleo interforze per la lotta contro i sequestri di persona». Mura risponde al telefono, velocemente. Motivi di preoccupazione ce ne sono tanti, e certo è che ne ì è il numero dei latitanti a spaventare, ma il fatto che quelli che potrebbero essere adesso in Sardegna sono davvero «pericolosissimi», come sottolinea il magistrato. E' un momento difficile, ripete. Qualcosa bisogna fare. I magistrati non sono soli a chiedere questo impegno da parte dell'autorità centrale. Così, ieri, anche il presidente della giunta regionale sarda, Federico Palomba, ha avanzato la stessa richiesta: «La sezione della Dia a questo punto è sempre più necessaria, non per sostituire, ma per rafforzare le strutture che operano nell'isola». Palumbo è dall'altra sera in costante contatto con il capo e il vicecapo della polizia, «e a loro ho nuovamente sollecitato la visita in Sardegna del ministro dell'Interno». Ora, ha aggiunto il presidente, «devono trovare piena attuazione anche gli impegni assunti in materia di rafforzamento dell'ordine pubblico, con tutte le cose già chieste: cattura dei latitanti, azione dell'intelligence, e quant'altro serve a stanare i criminali». Ma se la Regione, il dottor Mura e altri giudici ritengono necessaria una sezione-Dia in Sardegna, anche per gli ex se¬ questrati il problema principale è quello della prevenzione. In questo senso, bisogna far qualcosa subito. Così l'avvocato Broglia ha inviato questa «comunicazione urgente» al Viminale: «Ci sono troppi latitanti in circolazione, specie in Sardegna, e questo è il motivo per cui continuano a esserci sequestri, fortunatamente anche solo tentati. Lo dimostrano le statistiche: ogni volta che il numero dei latitanti scende, anche i se questri di persona diminuiscono. Tale situazione crea ovviamente uh pericoloso senso-di sfiducia da parte dei citadini nei confronti dello Stato. Un al tro sequestro in Sardegna sa rebbe infatti un duro colpo non soltanto per la credibilità delle istituzioni, ma anche per l'eco nomia di un'isola che ha biso gno di tranquillità e fiducia nel domani. La modifica dell'attua le normativa antisequestri non potrà ignorare l'aspetto pre ventivo reso adesso ancora più urgente». [r. cri." «Una sezione della Dia rafforzerebbe le strutture che già operano sull'isola» E Broglia lancia l'allarme sui latitanti Mauro Mura, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia a Cagliari

Persone citate: Broglia, Fabio Broglia, Federico Palomba, Mauro Mura, Rosa Russo Jervolino, Silvia Melis