«Morie al traditore Arafat» di Aldo Baquis

«Morie al traditore Arafat» A Gerusalemme gli ultra ebrei tentano di boicottare la pace avviando la costruzione di un nuovo rione «Morie al traditore Arafat» Hatnas minaccia il leader palestinese TEL AVIV. Dopo essersi impegnato - di concerto con la Cia e con il premier israeliano Benyamin Netanyahu - in una vasta campagna di repressione dei militanti islamici di Gaza, il leader palestinese Yasser Arafat è stato minacciato ieri da due organizzazioni integraliste, gli sciiti libanesi Hezbollah ed i sunniti palestinesi di Hamas: proseguendo su questa strada rischia di perdere il potere e forse anche la vita. «E' mai possibile - si è chiesto ieri il leader Hezbollah, sceicco Hassan Nasrallah - che non ci sia un solo palestinese capace di emulare Khaled Islambuli e stabilire così che la presenza di Arafat sulla faccia della terra è una vergogna per palestinesi e musulmani?» Islambuli è lo zelota egiziano che nel 1981 assassinò Anwar al-Sadat, colpevole di aver firmato gli accordi di pace con Israele. Da parte sua Hamas ha avvertito Arafat che - malgrado gli appelli all'autocontrollo lanciati dai dirigenti islamici - i suoi militanti potrebbero reagire con le armi a nuove retate dei servizi di sicurezza palestinesi. In particolare Arafat deve guardarsi dal catturare il comandante militare di Hamas, Mohammed Deif, l'uomo che probabilmente il 29 ottobre ha ordinato l'attentato contro uno scuolabus a Gaza, conclusosi con la morte di un kamikaze e di un soldato israeliano. «Se Deif fosse ucciso dagli israeliani - scrive Hamas - U fuoco della nostra vendetta raggiungerebbe tutti gli impostori»: una chiara minaccia ai servizi segreti palestinesi. Ancora una volta Arafat si trova in una morsa. Da un lato Netanyahu insiste per un indù rimento della lotta al terrori smo islamico, che nell'ultima settimana ha sanguinosamente colpito .tre volte: a Beer Sheba, "Hebrpn'é Gaza: D'altra parte, dopo aver messo agli arresti do miciliari il capo di Hamas, sceicco Ahmed Yassin, Arafat sa che disarmando Hamas sca tenerebbe l'ira delle moschèe. Secondo Boaz Ganor, un esperto israeliano di terrori smo, le minacce di Hamas e degli Hezbollah ad Arafat sono da prendersi sul serio: «Nasrallah non si sarebbe espresso con to ni così drastici se non avesse avuto "luce verde" non solo dai vertici di Teheran ma anche dal presidente siriano Hafez Assad». Fortunatamente per Arafat Nasrallah - che ieri ha sollecitato i palestinesi ad uccidere quanti più ebrei possibile - non dispone di infrastrutture logistiche nei Territori. «L'insidia principale - ha aggiunto Ganor - è che invìi a Gaza un commando o un terrorista suicida». Hamas resta profondamente ostile all'ipotesi di una guerra civile, ha rilevato ancora Ganor. «Ma fra i suoi militanti, qualcuno potrebbe sempre tentare un ge¬ sto estremo». Intanto anche Netanyahu è alle prese con le frange nazionaliste ebraiche, che cercano in tutti i modi di far naufragare gli accordi di pace. A Gerusalemme Est la congregazione rabbinica nazionalista di Ateret Cohanim ha avviato ieri la costruzione di un rione ebraico nel quartiere palestinese di Ras elAmud: per ora gli operai si limitano a scavi archeologici, ma in futuro prevedono di costruire 60 palazzine. In Cisgiordania i coloni tentano disperatamente di impadronirsi di nuove terre prima che inizi il ritiro parziale israeliano: sei tentativi del genere sono stati impediti ieri dall'esercito. E di fronte alle proteste della destra ed alle incerte prospettive della lotta al terrorismo islamico da parte di Arafat, Netanyahu ha deciso di rinviare a martedì il dibattito governativo sugli accordi di pace. Aldo Baquis

Luoghi citati: Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme, Gerusalemme Est, Israele, Teheran, Tel Aviv