In Kosovo, si torna a sparare

In Kosovo, si torna a sparare I profughi rientrano In Kosovo, si torna a sparare PRISTINA. La polizia serba ha denunciato ieri un attacco dei ribelli albanesi dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) contro una pattuglia nei pressi di Glodjane, nella zona occidentale della provincia, a circa 40 chilometri dal capoluogo Pristina. Nello scontro un agente è rimasto ferito e la pattuglia serba ha risposto al fuoco, ma non si sa se qualcuno dei ribelli sia stato colpito. La notizia, diffusa dal Centro informazioni serbo, non ha del resto avuto conferme da altre fonti. I diplomatici americani ed europei hanno più volte sollecitato i separatisti albanesi ad onorare l'accordo sottoscritto il 12 ottobre a Belgrado dal presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e l'inviato statunitense per i Balcani, Richard Holbrooke. Allo stesso tempo il leader della Lega democratica del Kosovo, Nekibe Keljmendi, ha riferito che all'alba di ieri è iniziato un nuovo spiegamento di forze della polizia speciale serba, lungo la strada tra il capoluogo kosovaro e Pec. Keljmendi non ha saputo spiegare i motivi dei movimenti delle forze di polizia, ma ha detto che esse sono ben equipaggiate e di spongono di mezzi blindati, in particolare tra la cittadina di Malishevo e Pec, nella parte occidentale del Kosovo. Sempre ieri un «tribunale mi litare» dell'Uck ha condannato a due mesi di «prigione» due giornalisti dell'agenzia ufficia le di stampa jugoslava «Tan jug». I due, il giornalista Nebojsa Radosevic ed il fotografo Vladimir Dobricic, erano scomparsi il 18 ottobre scorso in una zona situata ad una trentina di chilometri a sud di Pristina. Malgrado le tensioni, tutta via, la situazione dei profughi «è migliorata rispetto a due mesi fa»! lo ha detto l'assistente segretario di stato americano per i rifugiati e l'emigrazione Julia Taft, aggiungendo si aver visto «gente rientrare nelle proprie case. Ritengo che questo non sarebbe accaduto se le persone avessero paura di essere attaccate». [e. st

Persone citate: Julia Taft, Nebojsa Radosevic, Richard Holbrooke, Slobodan Milosevic, Vladimir Dobricic

Luoghi citati: Belgrado, Kosovo