«Mio marito è stato ucciso dal telefonino» di E. St.
«Mio marito è stato ucciso dal telefonino» Una vedova fa causa «Mio marito è stato ucciso dal telefonino» LONDRA. Il marito di Delia Mills non fumava, non beveva alcol, e mangiava in maniera salutare: sei mesi dopo avere ricevuto un telefono cellulare dalla British Telecom, ha sviluppato un tumore nel punto dove lo teneva appoggiato al collo, e un anno dopo è morto. Aveva 51 anni. La signora Mills è convinta che suo marito, un tecnico dei telefoni che passava le ore con il telefono vicino all'orecchio, sia stato ucciso dalle micro-onde emesse dal telefonino. Per questo ha deciso di citare in tribunale Motorola, la società produttrice del modello usato dal marito, per avere taciuto sui pericoli rappresentati dall'apparecchio. La signora che abita in Surrey, a Chertsey, è una delle venti persone in Gran Bretagna che stanno preparando una causa pilota contro i produttori di telefonini, partendo dai risultati delle ricerche effet^ tuate in ospedali come il «Royal Infirmary di Bristol» dal dottor Alan Preece, finanziati da una società di telecomunicazioni della Germania, ma anche da altre scoperte. Lawrence Mills era stato per otto anni tecnico della Bt, e non aveva mai avuto problemi di salute. Faceva allacciamenti telefonici per il pubblico e doveva passare molto tempo con la testa nelle cabine di smistamento, il telefono all'orec chio, per controllare i segnali. Per anni aveva girato con un «cerca persone», poi un giorno tutti i tecnici come lui avevano rice vuto un telefono portatile. Dal pri mo momento* che ha scoperto una protuberanza grande come una pallina nel punto dove teneva sempre il telefono, egli è sempre stato convinto che dipendeva dal ' cellulare. Cure con antibiotici non hanno avuto effetto sul tumore ai linfonodi che in poco tempo lo ha portato, tra grandi dolori, alla tomba. La moglie, scrive il domenicale Independent on Sunday, ora vuole avere giustizia. [e. st.]
Persone citate: Alan Preece, Delia Mills, Lawrence Mills, Mills
Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Londra, Surrey
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