Il dna rivela un Sexgote dei 1800 di Andrea Di Robilant

Il dna rivela un Sexgote dei 1800 USA Su Nature i risultati del test effettuato sui discendenti di una schiava e del presidente Il dna rivela un Sexgote dei 1800 Provata la relazione clandestina di Thomas Jefferson WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ormai non si scampa al test del dna. Per due secoli la relazione d'amore tra Thomas Jefferson e una sua schiava era rimasta avvolta nella leggenda. Adesso la penombra di quell'alcova proibita viene improvvisamente rischiarata dalla luce cruda della scienza: è vero, il terzo presidente degli Stati Uniti, uno dei padri fondatori più amati dagli americani, ebbe almeno un figlio da Sally Hemings, la governante nera della sua primogenita Mary. Così, nell'anno in cui il Presidente William Jefferson Clinton lascia una sua impronta genetica sul vestito blu da cocktail della sua amante, il professor Eugene Foster, ex docente di medicina presso la Tufts University, conferma - nel prossimo numero della rivista Nature - che il seme di Jefferson è presente in una linea di discendenti della Hemings. I prelievi compiuti da Foster su vari discendenti di Jefferson sono stati analizzati con le tecniche più avanzate a Oxford University dal genetista Christopher TylerSmith. E pare che a tradire il presidente-filosofo è stato un suo cromosomo Y che ha avuto una serie di mutazioni molto particolari. E molto rare. «Così», commenta lo storico Joseph Eìlis, riferendosi obliquamente alla vicenda Clinton-Lewinsky, «Thomas Jefferson torna tra noi con eccezionale tempismo per ricordarci una verità che dovrebbe essere ovvia a tutti. E cioè che i nostri eroi - inclusi i nostri presidenti - non sono divinità e non sono santi, ma uomini fatti di carne e ossa». Uno dei primi compiti della commissione Giustizia della Camera, chiamata ad istruire il processo a Bill Clinton, sarà quello di determinare se la sua relazione con Monica Lewinsky e le menzogne con cui ha cercato di na¬ sconderla costituiscono un reato tale da giustificare il suo impeachment. Jefferson negò tutta la vita la sua relazione con Sally Hemings (anche se non lo fece scuotendo il dito indice e fissando gli americani dal video). Ma questo non impedì che la chiacchiera si tramandasse di generazione in generazione. Era solo una questione di tempo: inesorabilmente, la genetica avrebbe inchiodato anche il vecchio saggio di Monticello. La Hemings era lei stessa illegittima - sorellastra della moglie di Jefferson. Jefferson ne divenne proprietario nel 1774 e la giovane schiava - «molto bella e quasi bianca», secondo una testimoninaza dell'epoca - venne a lavorare a Monticello, la proprietà di Jefferson. Nel 1787 il futuro presidente, nominato ambasciatore in Francia, la portò con sé a Parigi come governante di sua figlia Mary. E fu a Parigi, sembra, che Jefferson, da poco diventato vedovo, divenne amante della sua schiava. La famiglia Jefferson tornò a Monticello nel 1789. Sally era già incinta, ma quel suo primo figlio - Thomas - non era di Jefferson (quello suo venne dopo). E gli storici si stanno già grattando il capo: se il primogenito di Sally, che pure somigliava tantissimo al futuro presidente, non era di Jefferson, di chi era? Andrea di Robilant I presidente Thomas Jefferson

Luoghi citati: Francia, Parigi, Stati Uniti