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Lo stregone dell'autostrada A MERICANi Lo stregone dell'autostrada CHARLIE Carlson, di Edgewater, Florida, guardò il rappresentante del governo che gli poitava via la terra per un pugno di dollari senza manifestare emozioni. Avendo nelle vene sangue indiano, la cosa non lo sorprendeva. Fu perfino con sincera compassione che gli domandò: «E' proprio sicuro che non possiate fare altrimenti?». Non ebbe neppure risposta: solo un misero assegno. La statale 1-4, era noto, doveva passare di lì. Charlie prese quel che gli spettava, fece la sua valigia, si voltò un'ultima volta, guardo la terra coltivata, quel cerchio intatto al suo interno, le quattro collinette che sporgevano e disse: «Li disturberete, si vendicheranno». Nessuno si degnò di chiedergli di che cosa stesse parlando. Spianarono, gettarono catrame, elevarono un viadotto, inaugurarono. Era il 1995. Da allora, m quel mezzo miglio di terra che fu di Charlie Carlson, ci sono stati 44 incidenti, 65 feriti, 11 morti. Più quattro che nessuno aveva considerato, seppelliti sotto le collinette, dal 1887: quattro coloni immigrati dalla Germania e divorati dalla febbre gialla, quattro anime in pena, che avevano cercato invano la fortuna e non avevano trovato la pace. Il bisnonno di Charlie li aveva accompagnati nell'ultimo viaggio, ascoltato la loro silenziosa preghiera e lasciato intatta la loro estrema dimora, tramandando di generazione in generazione il monito: «Non disturbateli, si vendicherebbero». Dopo aver letto sul giornale la cronaca dell'ennesimo incidente, Charlie Carlson è andato dalle autorità locali, ha raccontato la storia dei quattro coloni e scongiurato: «Chiudete la strada per qualche giorno, riesumateli e spostateli altrove o molti ancora morranno». Gli hanno spiegali traffi- to di non poter fermare co, quel diffuso frastuono disturba l'eterno riposo. che Gabriele Romagnoli