Malpensa alla prova del nove

Malpensa alla prova del nove Verso la normalità, ma c'è da superare il traffico del weekend Malpensa alla prova del nove Le compagnie estere chiederanno i danni ROMA. «Per favore oggi state a casa, aspettate a visitare Malpensa quando la situazione si sarà normalizzata», l'appello a quanti decidessero di programmare una scampagnata domenicale al nuovo aeroporto viene dalla Sea. I responsabili della compagnia che gestise lo scalo lombardo sono molto preoccupati dall'idea di vedere la tenuta dell'Hub, faticosamente raggiunta dopo una settimana di passione, messa in crisi da frotte di curiosi che aggiungerebbero problemi a quelli già in agenda per un fine settimana di grande traffico come questo, che coincide con le festività di Ognissanti. L'invito della Sea arriva sulla base dell'esperienza di domenica scorsa, quando 1' Autostrada del laghi e la superstrada 336 erano state intasate dai curiosi e l'aeroporto, oltre ai 35 mila passeggeri in transito, aveva ospitato 30 mila visitatori. Adesso Malpensa, vive ancora giornate cruciali, ma, al momento, pare reggere bene l'ondata di traffico del weekend. I dati di ieri erano conortanti: 527 movimenti previsti, contro i 516 di venerdì, e, nel tardo pomeriggio i 194 arrivi e le 191 partenze effettuati avevano ritardi che rientrano nella norma e i tempi di riconsegna dei bagagli oscillavano tra i 20 e i 25 minuti. Ma la vera prova del fuoco sarà oggi, solo in serata si potrà dire se l'aeroporto italiano per il 2000 ha veramente superato l'esame e potrà riuscire a far dimenticare il feroce commento dedicatogli, in occasione dell'apertura, dal Wall Street Journal: «E'andato male tutto ciò che poteva». Intanto, mentre anche Beppe Grillo scende in campo a difesa dei viaggiatori che hanno dovuto affrontare i disservizi del nuovo scalo e risponde al sito Internet (www.acu.it) predisposto dall'Associazione Consumatori Utenti, il Piemonte si lamenta delle conseguenze di Malpensa per la regione. «Le rotte del nuovo aeroporto ci penalizzano fortemente - dice il presidente della Regione, Enzo Chigo -: si è scaricato su di noi l'80 per cento dell'impatto ambientale e acustico per ottenere il via libera dai Comuni lombardi. Così non va, apriremo un confronto duro e serrato con la Regione Lombardia e con il mi' nistero dei trasporti». «Non dico che il Piemonte non debba essere interessato da alcuna rotta - ha proseguito Ghigo -, ma è assolutamente necessario un riequilibrio. La Lombardia ha l'80 per cento dei vantaggi s il 20 dei disagi di carattere ambientale: questo è inaccettabile. Se non si cambia la parte del Piemonte interessata inevitabilmente insorgerà: le proteste dei sindaci delle zone interessate sono serie e responsabilie, perchè i territori interessati dal passaggio delle rotte hanno caratteristiche ambientali che non possono essere barattate con lo sviluppo di Malpensa». Inoltre la Sagat, che gestisce lo scalo di Torino-Caselle, ha anche fatto presente il rischio di ritardi nei voli provenienti dal nord Europa per il sovraffollamento delle rotte nel novarese. Dal coro di proteste si dissocia, invece, il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, che, dopo un incontro con 1' amministratore delegato di Alitalia, Domenico Cempella ha detto di ritenere le polemiche inopportune «perchè possono solo creare problemi a chi sta cercando di risolvere i disservizi lamentati dai viaggiatori». Ma, in attesa della normalizzazione, che, secondo i responsabili della Sea dovrebbe avvenire entro novembre, un'altra bocciatura arriva dalle pagine dell'«Osservatore romano», che titola: «il nuovo aeroporto della Malpensa ha aperto con un fiasco clamoroso». Il giudizio è condiviso dalle compagnie aeree straniere: «il mega-aeroporto per il momento è ancora un bluff», dice Osvaldo Gammino, presidente del comitato che riunisce le compagnie aeree. E le compagnie aeree si riuniranno martedì, a Roma, per decidere, spiega Gammino, le azioni da svolgere per chiedere i danni alla Sea. Una eventuale cifra di risarcimento non è stata ancora decisa, ma pare confermata l'ipotesi di chiedere 250 mila lire per ogni bagaglio consegnato con un giorno di ritardo, [v. cor.] di oro in oro: ritardi Bp^tìrtiU» con 7 ore coincidenze saltate. i e valanga, DOMENICA l, Lungi dal riprendersi, il traffico aereo è vtmtwa non vengono owtoriwoH decolli i tilt il «cervellone» che smista i bagagli. LUNEDI STI MARTEDÌ' MERCOLEDÌ' Scende in campo orto «task force», ma i ritardi superano l'ora per le partenze e arrivano anche a 6 oro per gli arrivi. Le compagnie straniere chiedono i risarcimenti. Si parla di uscita dall'emergenza. ! ritardi rientra no nei 30 minuti e così anche ia riconsegno bagagli. I movimenti di aerei l'ora sono 44 contro i 52 oh" VENERDÌ' E* la «normalizzazione», secondo la Sea. I ritardi non superano i 30 minuti, ie cancellazioni vengono drasticamente ridotte. L'Alitalia si dice disponibile a trasferire nuovamente a Malpensa 6 voli per il Sud. Si fa presto a dire normalità. Si riducono i ritardi e i movimenti aerei rispettano il programma. Ma un incidente sull'Autoiaghi, l'unica arteria stradale che porta a 'Malpensa; fa impazzire in serata il traffico. SEI GIORNI DA INCUBO

Persone citate: Beppe Grillo, Domenico Cempella, Enzo Chigo, Gabriele Albertini, Gammino, Ghigo, Osvaldo Gammino

Luoghi citati: Europa, Lombardia, Milano, Piemonte, Roma, Torino