Lo bruciano vivo «Andava punito»
Lo bruciano vivo «Andava punito» Messina, ucciso a vent'anni dagli amici Lo bruciano vivo «Andava punito» MESSINA. «Vediamoci a mezzanotte. Dobbiamo dare una lezione a quello che ha bruciato la macchina». Quando Alessandro Felicia, 20 anni, ha ricevuto questo messaggio dall'amico Davide Romeo, di un anno più giovane, è andato all'appuntamento senza immaginare che era proprio lui la vittima designata. Giovedì scorso, all'alba, un muratore ha trovato i suoi resti carbonizzati in via Fondelli, una strada sterrata di Messina sopra la «panoramica dello Stretto». Ieri mattina, invece, sono scattate le manette ai polsi di Romeo e dell'amico Giovanni Utano, anch'egli diciannovenne: uno è accusato di omicidio, l'altro di concorso in omicidio. Per due giorni gli investigatori si sono chiesti il perché di quel delitto che è particolarmente raccapricciante, dato che alla vittima è stato dato fuoco mentre era ancora viva. Felicia, che secondo alcune testimonianze era tossicodipendente, era stato visto spesso in compagnia di altri drogati e di spacciatori. Ma nulla lasciava pensare all'omicidio per uno sgarro nell'ambiente. Poi sono arrivate le prime voci e le indagini si sono concentrate sui suoi rapporti con gli amici più stretti e un indizio è stato particolarmente prezioso: un pezzetto di plastica rossa, trovato accanto al cadavere Quel frammento appartiene al fanalino posteriore di una Renault Clio, l'auto vista la sera di merco ledi scorso nei pressi del luogo del delitto. I poliziotti lo hanno fatto combaciare su una Clio parcheggiata in un'autofficina di piazza Casa Pia, nel quartiere Giostra. Ac canto alla rimessa c'è una sala giochi, la stessa frequentata ogni giorno dalla vittima e dai suoi amici, Convocati in questura, i due sono crollati e hanno ammesso di aver ucciso Felicia, anche se «non hanno avuto un sussulto, non han no versato una lacrima, come se parlassero di un pie nic», per usare le parole di un funzionario della Mobile che li ha interrogati. Il mo¬ vente è banale quanto assurdo: Felicia era stato fidanzato con la sorella della ragazza di Romeo. Poi la storia si era interrotta, ma i due ex fidanzati erano rimasti amici e si vedevano spesso. Romeo non tollerava le visite in casa della sua ragazza. Ma c'era di più. Alcuni misteriosi incendi avevano distrutto l'Opel Corsa di Romeo e la Vespa 50 del nuovo fidanzato della ragazza. Romeo ha pensato che il responsabile fosse Felicia e che era arrivata l'ora di regolare i conti. Gli ha così dato appuntamento a mezzanotte. «Ci vediamo con Giovanni in via Manzoni - ha detto Romeo a Felicia -. Da lì andremo a Faro, a dare una lezione a quello che ha bruciato la macchina». Mercoledì a mezzanotte i tre, sulla Clio prestata da un amico, si sono fermati a un distributore automatico. Romeo ha fatto rifornimento, mentre Felicia ha tirato fuori il bidoncino che gli avevano detto di portare e lo ha riempito di benzina, senza immaginare che fosse destinata a lui. Sulla strada, la deviazione per la viuzza sopra la Panoramica. Lì, Romeo e Utano hanno picchiato l'amico, cercando di fargli confessare i due incendi: «Volevamo dargli una lezione», hanno spiegato. Quando la vittima ha reagito, Romeo gli ha stretto al collo il cavo di un'antenna, cercando di strangolarlo. Il giovane è svenuto e i due lo hanno cosparso di benzina, dandogli fuoco: «Pensavamo fosse già morto», hanno detto agli agenti, che però ritengono che Felicia fosse ancora vivo. L'omicidio si è intrecciato con un altro dramma. Venerdì sera, mentre la polizia era vicina alla soluzione del giallo, i carabinieri hanno arrestato Sonia Luzi, 18 anni, l'ex fidanzata di Felicia. I militari l'accusano, con un'amica, di aver dato fuoco alla casa della zia di una ragazza che avevano già tentato di sfregiare. La colpa? Aver tentato di soffiare il ragazzo a una di loro. Fabio Albanese Davide Romeo e Giovanni Utano entrambi diciannovenni hanno confessato di aver ucciso l'amico Alessandro Felicia
Persone citate: Alessandro Felicia, Davide Romeo, Fabio Albanese Davide Romeo, Faro, Giovanni Utano, Sonia Luzi, Utano
Luoghi citati: Messina
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