La pista dell'attentato per il rogo in discoteca

La pista dell'attentato per il rogo in discoteca Il magistrato svedese: probabile al 50 per cento La pista dell'attentato per il rogo in discoteca STOCCOLMA. Secondo quanto ha dichiarato ieri il giudice Ulf Noren, che indaga sul rogo nella discoteca di Goteborg, dove giovedì sono morti 60 giovani, quasi tutti figli di immigrati, ci sono il 50 per cento di probabilità che il fuoco sia stato appiccato deliberatamente. Una risposta certa agli interrogati che si pongono i sopravvissuti, i parenti e gli amici delle vittime e l'intera Svezia, non c'è ancora. Ma da alcune testimonianze dei sopravvissuti sembra tornare d'attualità la pista dell'attentato xenofobo che nelle prime ore era stata esclusa. In particoplare Zuhir Hersi, uno dei due disk-jokey, un ragazzo di 16 anni, ha raccontato al quotidiano «Expressen» di aver visto, prima che l'incendio si propagasse nel salone dove erano accalcati circa 400 giovani, del fumo duiiso e nero salire dalla scale, proveniente dalla cantina sottostante. «Io e l'altro v'isk-jokey a un certo punto ab¬ biamo avvertito puzza di fumo. Sembrava provenire dal fondo del locale dove c'è una uscita di sicurezza. Ho aperto la porta e ho visto del fumo denso e nero salire dalle scale. Ho subito richiuso ed ho avvertito il mio amico», ha detto il ragazzo. I due disk-jockey hanno subito dato l'allarme dicendo al microfono che c'era del fuoco e che bisognava uscire immediatamente. «Lo abbiamo ripetuto più volte, ma c'è voluto del tempo prima che la gente ci prendesse sul serio», ha detto ancora Zuhir. Se il fuoco fosse cominciato all'esterno del locale non sarebbe la prova definitiva che si tratta di un attentato. Ma ne aumenterebbe le possibilità. Fra i sopravvissuti e fra i parenti e amici delle vittime c'è chi dice che la polizia già sa che si tratta di un attentato, ma che non lo vuole dire perché teme che l'episodio inneschi una serie di reazioni violente. [Ansa]

Persone citate: Noren

Luoghi citati: Stoccolma, Svezia