Garzòn prepara una retata cilena

Garzòn prepara una retata cilena E il governo di Santiago invita gli indagati a non andare all'estero per non rischiare l'arresto Garzòn prepara una retata cilena Vuole 38 complici di Pinochet SANTIAGO. Il giudice spagnolo Baltasar Garzón solleciterà il governo spagnolo a richiedere l'estradizione, oltre che di Augusto Pinochet, di altre 38 persone compromesse con l'ex dittatura del generale cileno. Il ministro degli Esteri di Santiago José Miguel Insulza avrebbe chiesto a questi 38 cittadini cileni nel mirino del giudice di non recarsi più all'estero per non correre il rischio di essere arrestati. Lo hanno scrìtto ieri i quotidiani «La Tercera», «Las Ultimas Noticias» e «La Nación». La notizia è stata ribadita anche dalla presidente del Gruppo cileno dei famigliari dei detenuti desaparecidos, Sola Sierra, in un'intervista all'emittente «Radio cooperativa» di Santiago. Tra i 38 vi sarebbero i senatori in carica Sergio Fernandez e Rodolfo Stange Oelckers, gli ex-ministri Monica Madariaga e Sergio Onofre Jarpa, il procuratore generale militare Fernando Torres Silva e il generale dell'Aeronautica Fernando Matthei. Ma il giudice Garzón non avrebbe dimenticato neppure l'ex-membro della giunta di governo militare Fernando Matthei Aubel e il generale a riposo Gustavo Leigh Guzman, membro della prima giunta. «Si dice che sono citati per tutto quello che è successo - ha osservato in proposito il ministro Insulza - però non si precisa chi ha fatto cosa, né di co sa è responsabile Pinochet. Si dice che molte cose sono successe e che loro sono i responsabili. Punto e basta. Allora conclude Insulza - credo che uno abbia il diritto di chiedersi fino a che punto questo non sia un'intromissione molto forte nella giurisdizione cilena». Il presidente cileno Eduardo Frei venerdì si era riunito per tre ore con i vertici delle forze armate e dei carabineros per fare il punto della situazione a 15 giorni dall'arresto a Londra del senatore a vita che da venerdì è in libertà condizionata in una casa di cura privata. Lo ha reso noto il segretario generale del governo, Jorge Arrate. Non sono stati forniti particolari delle differenti posizioni e Arrate si è limitato a precisare che il dialogo fra le massime autorità politiche e i vertici militari è avvenuto «con franchezza e profondità». Il portavoce ha infine indicato che «il governo apprezza la serenità con cui le forze armate e i suoi organi rappresentativi hanno affrontato questa situazione». Sulla vicenda da Londra è intervenuta pubblicamente anche la moglie dell'ex dittato re che ha detto di pregare per il ritorno a casa del marito: «Ho fiducia in Dio e nella Vergine Maria - ha detto la signora Pinochet, in un breve comunicato in spagnolo letto ai giornali sti nell'albergo "Sherlock Holmes" di Baker Street, vicino all'ambasciata cilena - che non mi hanno mai deluso. Prego affinché mio marito possa tornare prima possibile nella nostra amata patria». La signora, che appariva molto stanca e con gli occhi arrossati, non ha risposto a nessuna domanda e non ha fatto commenti sulla battaglia legale del marito. Il generale, dopo l'operazione alla schiena, si va lentamente riprendendo - ha detto la signora - aggiungendo: «Sono stati giorni molto tristi, questi ultimi. La mia stessa salute, fisica e mentale, ne ha risentito». Vestita di nero, la signora Pinochet ha raccontato ai giornalisti le sue angosce e ha espresso l'auspicio di poter presto rientrare in Cile con il consorte. «Mio marito si sta riprendendo molto lentamente a causa della situazione in cui si trova», ha detto Lucia Pinochet nel corso dell'affollatissima conferenza stampa. La settimana prossima una commissione della Camera dei Lord deciderà in appello sulla sentenza dell'Alta Corte di Londra che ha riconosciuto l'immunità parlamentare all'ex capo di Stato. Ieri si è appreso che anche le vittime del dittatore, sopravvissute alle torture, potranno presentare ai Lord le loro argomentazioni contro Pinochet. «Non esiste immunità per crimini contro l'umanità», ha detto il loro avvocato, Ian Brownlie. [AdnKronos-Ansa] Il presidente Frei riunisce i vertici delle forze armate e dei carabineros La moglie dell'ex dittatore: Dio e la Vergine lo faranno tornare a casa Lucia Hinart Pinochet ha convocato i giornalisti a Londra, nell'albergo «Sherlock Holmes» di Baker Street, dove ha letto un comunicato Una donna in una delle quotidiane manifestazioni a Santiago prò e contro Pinochet, ringrazia per l'arresto la giustizia spagnola Nella foto a destra il complesso degli Inti Illimani durante un concerto

Luoghi citati: Cile, Londra, Santiago