Festa nel paese della fortuna «Ci speravamo da un anno» di Anna Langone

Festa nel paese della fortuna «Ci speravamo da un anno» Festa nel paese della fortuna «Ci speravamo da un anno» FOGGIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Hanno vinto in 99, ma è come se avesse vinto l'intero paese. Peschici, 3.500 abitanti, è tutta lì, su corso Umberto I, come se fosse la festa del patrono, come se il Foggia fosse toranto in serie A: caroselli di auto, gente affacciata ai balconi e alle finestre, ingorghi umani, bottiglie di spumante che passano da una mano all'altra. «Questa fortuna - dice un anziano - ha toccato ogni famiglia». Eccola l'edicola della fortuna, dov'è stato giocato il sistemone miliardario: «Mille Cose», come sichiama la rivendita, è gestita da Fernando De Nittis, commercialista di 42 anni e dal cognato Domenico Lamargese, di 45 anni. Prima di loro parla la mo- f;lie di De Nittis, Lucrezia Deli Muti: «Siamo così felici, mio marito si fa in quattro da quando c'è il Superenalotto per accontentare i suoi clienti e prepara ogni settimana nuovi sistemi». Peschici, sulla punta del Gargano, a cento chilometri da Foggia, è un centro che vive di turismo per due mesi all'anno d'estate, quando la popolazione si decuplica. D in- verno, a parte la pesca e l'agricoltura, il lavoro bisogna inventarselo. Così fa Maurizio Marino, giovane commercialista anche lui, di 33 anni, che si divide tra la pasticceria di famiglia e l'edicola-ricevitoria della fortuna. «Sì, ho aiutato proprio io a compilare il sistema vincente - racconta - ma non so perché, non ho mai acquistato una quota: posso proprio dire che la fortuna mi è passata sotto il naso. Conosco i vincitori? Beh, qui li conoscono tutti, è come se avesse vinto l'intero paese: ci sono ragazzi di 14 anni, i loro genitori e anche i nonni. Tutti e novantanove giocano questo sistemone, sviluppato su schedine da cinque colonne, da un anno». Più di dodici mesi di attese, ricompensate con due colpi a ripetizione: sabato scorso, lo stesso sistema aveva già azzeccato due cique e cinque quattro, per una vincita complessiva di oltre 251 milioni, ma il colpaccio è arrivato ieri. «Il sistema - racconta Fernando De Nittis, sommerso dagli abbracci - è stato giocato intorno alle 14 di oggi (ieri per chi legge). Chi ha vinto? Tutti: muratori, pescatori, ma soprattutto disoccupati. E' successa però una cosa curiosa: oggi ho dovuto pregare alcune persone perché mi comprassero le quote che erano rimaste invendute». Fra le persone tirate a forza dentro all'affare d'oro, c'è una giovane casalinga, sposata con un muratore, con due bambini di sei e dieci anni: «E' vero - dice chiedendo l'anonimato - non volevo giocare, perché non vinco mai, proprio come mio marito. Appena ho sentito la notizia in tv ho subito chiamato una mia amica, che ha giocato anche lei. Non riuscivo a tenere il telefono in mano, sono sbiancata, trema vo, i bambini hanno subito co minciato a saltare e a gridare e mi hanno chiesto dei giocat toli. Adesso finalmente potrò comprare loro tutto ciò che vogliono». Ciascun vincitore, ciascuna delle persone che ha giocato per tre anni il sistemone, ha speso ogni volta 24.900 lire, una cifra che ora gli consente di portare a casa 640 milioni, spicciolo più, spicciolo meno, ma non mancano le polemiche. Il leader del movimento Di ritti Civili, Franco Corbelli, ha definito la vincita record di questa sera un sei sospetto: «Avevo esattamente previsto non solo la regione, ma la città dove si sarebbe verificato il sei ultramiliardario - afferma Corbelli - lo avevo indicato martedì scorso, avevo detto che il sei sarebbe stato realizzato in una qualsiasi zona compresa nella provincia di Bari o di Foggia». Le motivazioni della «anticipazione» dovrebbero essere fornite in giornata dallo stesso Corbelli. Anna Langone Una notte in piazza a brindare per il gruppo di vincitori e gli altri abitanti La titolare della ricevitoria: ho faticato a vendere tutte le quote

Persone citate: De Nittis, Domenico Lamargese, Fernando De Nittis, Festa, Franco Corbelli, Gargano, Lucrezia Deli, Maurizio Marino

Luoghi citati: Bari, Foggia, Peschici