CUCINA GLOBALE

CUCINA GLOBALE CUCINA GLOBALE CON la seconda edizione del Salone del Gusto la chiocciolina di Slow Food strizza l'occhio alle cucine del mondo. Basta uno sguardo al programma per apprezzare l'intento degli organizzatori di inserire, tra le acrobazie culinarie di Vissani e una degustazione di Chateau d'Yquem, una serie di appuntamenti con i sapori di cucine lontane, ma oggi sempre più vicine. Segno dei tempi che cambiano se anche una realtà come Slow Food, che ha fatto della salvaguardia del nostro patrimonio enogastronomico un cavallo di battaglia, si apre al fenomeno delle cucine etniche. Del resto i numeri parlano da soli. Dopo il boom dei ristoranti cinesi negli Anni 80, oggi si registra un notevole incremento di locali di cucina araba, messicana, brasiliana o indiana ed il pubblico dimostra un interesse crescente verso la globalizzazione dell'offerta gastronomica. Da anni città come Parigi, Londra o Amsterdam, realtà multietniche in Paesi con una storia coloniale alle spalle, dedicano guide specialistiche per orientare quanti desiderano viaggiare intorno al cibo. Questo fenomeno è una piacevole conseguenza di quel mercato globale che sta accorciando le distanze tra i continenti e che ci permette di sperimentare gusti e sapori nuovi. Ciò, abbinato all'aumento dei flussi migratori verso le nostre città, sarà l'ingrediente responsabile di quella piccola ed invisibile rivoluzione alimentare e gastronomica che si compirà nel terzo millenio, e che senza farsi troppo sentire cambierà i gusti delle generazioni future. Con ciò non voglio dire che la nostra ricca e radicata cultura enogastronomica verrà spazzata via da un'ondata di cibi etno-barbarici, ma le nuove generazioni potranno sperimentare una varietà di ingredienti e cibi provenienti dai Paesi del Sud e dell'Est del mondo, in parte già oggi disponibili nei mercati e in quelle botteghe di prodotti esotici che spuntano un po' ovunque. Slow Food anticipa dunque i tempi celebrando domenica 8 dalle ore 17 per la sezione «Grandi Eventi» una festa multietnica dove per l'occasione sarà possibile degustare i piatti di alcuni tra i migliori ristoranti esotici della nostra città. Partirà proprio da quella Torino che tanto fa parlare di sé per i problemi d'immigrazione, il primo riconoscimento ufficiale di cittadinanza per le cucine del mondo. Chef Kumalé

Persone citate: Vissani

Luoghi citati: Amsterdam, Londra, Parigi