GALLO CEDRONE di Massimo Gramellini

GALLO CEDRONE I L FI I M DELLA SETTIMANA GALLO CEDRONE «Gallo Cedrone» in programma all'Adua, Capitol, Eliseo, Nazionale. VEDENDO la gente che si scompisciava alle battute più volgari di «Gallo Cedrone» (gran titolo), mi è venuta in mente quella volta che andai a vedere un film di Woody Alien e c'erano due tipi dietro di me che non ridevano mai. Verso la fine Woody diceva a una ragazza prosperosa: «Da che città vieni tu, Muccopoli?». E nel silenzio imbarazzato della sala sentii esplodere lo sghignazzo convinto di quei due. Per inciso si trattava di due dirigenti del Polo, ma non voglio buttarla in politica. Era solo per dire che la parte più energetica del Paese si riconosce in una comicità semplice e primordiale. Da sempre. I Romani affollavano le commedie sboccate di Plauto e disertavano l'umorismo cerebrale di Terenzio. Quando cominciarono a preferire Terenzio, crollò l'Impero. E arrivarono i barbari, per i quali un rutto e una scoreggia erano il massimo della comicità. Questo mio excursus abbastanza insulso era per autoconvincermi che l'Italia è ancora un Paese barbaro e quindi vitalissimo, se un comico intelligente come Carlo Verdone continua a sbancare i botteghini con i suoi film più trucidi. Quasi che il pubblico gli avesse affidato una missione: tirare fuori la bestia che è in noi. Dando voce ai pensieri sotterranei di milioni di persone che in pubblico si vergognano a liberare i loro istinti più bassi, tipo fischiare dietro a un bel sedere. Verdone dirà che di galli cedroni è piena l'Italia, specie quella di provincia e di periferia. Ma a vedere il film ci vanno soprattutto quelli che il gallo se lo tengono dentro da una vita e aspettano Verdone e il buio della sala per dargli due ore di libera uscita. Massimo Gramellini

Persone citate: Carlo Verdone, Gallo Cedrone, Verdone, Woody Alien

Luoghi citati: Italia