DONNE IN BLUES, VOCI E PAROLE di Edoardo Fassio

DONNE IN BLUES, VOCI E PAROLE DONNE IN BLUES, VOCI E PAROLE Concerti in 12 città piemontesi E la novità di 4 conferenze L. OTTAVA edizione di «Blues al Femminile» è vm parto fresco del Centro Jazz Torino e dell'autorevole teorico Luciano Federighi. Parto, come quello di Minerva, di natura essenzialmente intellettuale, comprende 4 conferenze, in programma al Centro Congressi Torino Incontra (via Nino Costa 8). Sotto il titolo complessivo «Raccontare In Blues, parole e voci nella tradizione afroamericana», verranno affrontati struttura, linguaggio e immagini di blues songs «a tema», attinte dal repertorio di Alberta Hunter, Ella Johnson, Memphis Minnie, Nina Simone. Le conversazioni del «nonchalante» Federighi, di per sé modelli di divulgazione, sono spesso corredate da splendido e raro materiale audio e video. Primo appuntamento, lunedì 2 novembre, alle 18, dedicato a «In The House Blues»; si proseguirà il 27 novembre eil4eill6 dicembre. Contemporaneamente, la parte dal vivo della rassegna - trenta concerti, a Torino e in altre 12 località del Piemonte - vede tre mature protagoniste di altrettante, diverse e complementari, visioni del blues. La chicagoana Audrey Morris, sofisticata cantante-pianista e «raconteuse» nell'ambito della romanza da cabaret, più che interpretarle, «abita» le sue canzoni..Con accordi scarni e un etereo semirecitativo, si immerge in piccoli drammi emozionali, evocativi delle luci sotterranee di night clubs per cuori piegati e talora infranti. La sua misurata sensibilità si manifesta in esibizioni selettive e una discografia parsimoniosa: solo 5 dischi in quarant'anni di carriera, di cui uno appropriatamente denominato «Film Noir». Accompagnata dal vibrante sax del marito, Stu Genovese, e dal basso di Nick Schneider sarà a Torino, al Piccolo Regio Puccini, giovedì 5, inizio alle 21,15. Il giorno prima è in programma a Valenza, il 6 a Savigliano, il 10 ad Asti, l'I 1 a Verbania, il 12 ad Avigliana, il 13 a Pinerolo, il 14 a Gaglianico, il 16 a Montaldo Dora. Già vocalista per Count Basie, Irene Reid, eclettica e capace «entertainer», è originaria del vecchio Sud: proviene dal circuito gospel di Savannah, Georgia. Cresciuta artisticamente tra i margini del blues «classico», del jazz e del rhythm & blues, è un'erede della diva della nazione neroamericana dell'altro ieri, Dinah Washington, cui rende omaggio in ballad come «This Bitter Earth» o «What A Difference A Day Makes», dall'ultimo eccellente ed con l'organista jazz-funk Charles Earland. A Torino è attesa con il suo quintetto il 26 novembre. Esordio a Valenza il 23, poi il 24 ad Oleggio, il 27 a Pinerolo, il 28 a Gaglianico, il 29 a Montando Dora, il 30 a Savigliano, il 1° dicembre ad Asti, il 2 ad Avigliana, Infine un personaggio marcatamente distante dalle «voci delle città» ascoltate in prevalenza anche nelle passate edizioni. La musica di Algia Mae Hinton è domestica, suonata più per il piacere della famiglia e della comunita locale che per il profitto o la notorietà. Nata nel 1929 in una zona agricola del North Carolina, ha sempre lavorato in fattoria, incominciando ad esibirsi ai festival di musica folclorica solo nel 1978. Il suo vasto repertorio, appreso dalla tradizione religiosa e profana come dal juke box e dalla radio, è personalizzato e «countryficato» dai caratteristici passi di «buckdance», singolare danza «antebellum». Nella sua prima apparizione europea (a Torino sarà il 17 dicembre) verrà accompagnata dal suo mentore e «scopritore» Lightnm Wells (voce, chitarra e armonica). Esordio il 9 a Oleggio, poi il 10 ad Avigliana, l'I 1 a Montaldo Dora, il 14 a Valenza, il 15 ad Asti, il 16 a Savigliano, il 20 a Torre Pellice. Nel circuito della rassegna c'è anche Vercelli, ma le date dei concerti sono in via di definizione. Informazioni e prenotazioni al Centro Jazz, tel. 011/884.477. Edoardo Fassio Algia Mac lUnion, voce dal North Carolina