TANTI FIORI ALL'OCCHIELLO

TANTI FIORI ALL'OCCHIELLO IL CARTELLÓNE DELL'ALFIERI TANTI FIORI ALL'OCCHIELLO Ranieri, Pavone, Villaggio Dorelli, Masiero e Barzizza TEATRO del sorriso, della musica, degli artisti rinomati, ma pure dei giovani talenti. Prosegue sulla linea già tracciata da diversi lustri, la programmazione del Teatro Alfieri, che vara il 3 novembre la stagione '98-'99. E' la ventunesima contrassegnata con la sigla «Il fiore all'occhiello», l'undicesima promossa e realizzata da Torino Spettacoli, il Teatro Stabile privato che gestisce le attività di Alfieri ed Erba. Anche per quest'anno, «il classico "Fiore all'occhiello" mantiene fede alla tradizione, proponendo un articolato ventaglio di titoli e interpreti di grande richiamo, spaziando dalla commedia brillante allo spettacolo musicale alla prova d'artista con un repertorio di alto livello» promettono i patron di Torino Spettacoli e dell'Alfieri, Germana Erba e Gian Mesturino. Sicché la sala di piazza Solferino riconferma la propria leadership in tema di teatro godibile, gradevolmente brioso. E costellato di nomi cari al grande pubblico: per quest'anno, la lista delle guest star va da Massimo Ranieri a Gianfranco Jannuzzo, dalla coppia Pagliai-Gassman a Gene Gnocchi, da Pambieri a Lia Tanzi. Non mancano le «strane coppie», come quella formata da Paolo Villaggio e Johnny Dorelli, che emuleranno in scena gli indimenticabili Tognazzi e Serrault cinematografici de «Il vizietto». Altro curioso duo è quello composto da Fabio Testi e Rita Pavone, desaparecidos del mondo dello spettacolo, che il pubblico si presume - gradirà di rivedere in versione «live» sul palcoscenico. E se tra gli ospiti di stagione figurano vecchie e indimenticate glorie del calibro di Lauretta Masiero e Isa Barzizza, da quest'anno si fa spazio pure alle compagnie capitanate da giovani talenti della scena nazionale, come Gianluca Guidi e Maria Laura Baccarini o Chiara Noschese. Ad inaugurare il cartellone (dal 3 all'8 novembre, feriali ore 20,45, festivo 15,30) saranno proprio Guidi (che, per elli non conoscesse le genealogie teatrali, è il figlio di Dorelli e della Masiero) e Baccarini che presenteranno, per la regia di Gigi Proietti, «Stanno suonando la nostra canzone», musical ormai storico di Neil Simon. Dialoghi spumeggianti, ritmo rapido e brioso, una storia d'amore che non ignora affanni e nevrosi del ventesimo secolo, ma li ingloba nel segno della leggerezza e, ancora, una dilettevole serie di canzoni e balletti: questi gli ingredienti della fortunata commedia, che vide la luce a Broadway nel '79, aprendo il sipario all'Imperiai Theatre per ben 1082 sere consecutive con protagonisti come Robert Klein e Lucie Arnaz. Stesso successo nel West-End, dove la musical comedy di Simon sbarcò l'anno successivo. Nell'81 vide la luce il primo allestimento italiano: interpreti Gigi Proietti (che ne curò pure, sin da quella edizione, la regia) e Loretta Goggi. Oggi, a distanza di quasi vent'anni, Proietti riaffronta l'avventura, affidando i ruoli principali ad una giovane coppia di artisti, che già interpretarono insieme «Gigi», accanto a Ernesto Calindri. Con il testo di Simon si intona a meraviglia la colonna sonora di Marvin Hamlish (autore, tra l'altro, di «A Chorus Line»). Hamlish, tra l'altro, ha molto a che vedere con la genesi della commedia: all'epoca, infatti, mentre lavorava con Simon alla riduzione di «The Gingerbread Lady», il musicista cominciava una burrascosa relazione con la paroliera Carol Bayer Sager. E fu appunto questo spunto amoroso ad ispirare Simon, tanto che i protagonisti della commedia sono proprio una spiantata paroliera e un compositore nevrotico, impegnati in una liaison tempestosa e divertente. La stagione dell'Alfieri proseguirà (dal 17 al 22 novembre) con Chiara Noschese, Gennaro Cannavacciuolo e Fabio Ferrari nel musical «Le notti di Cabiria», presentato dalla Compagnia della Rancia e liberamente ispirato al film di Federico Fellini: la sceneggiatura di Fellini, Ennio Flaiano e Tullio Pinelli è stata adattata da Saverio Marconi (anche regista del musical) e Maurizio Porro, mentre le canzoni sono firmate da Michele Renzullo e le musiche di Bruno Moretti si alternano ai brani originali di Nino Rota. Un inno alla speranza, la storia della prostituta Cabiria, che sa immolarsi ai suoi sogni d'amore maltrattati dalla realtà. Seguirà, dal 1 al 6 dicembre, Massimo Ranieri in «Hollywood. Ritratto di un divo», su testo di Guido Morra e musiche di Gianni Togni (regia di Giuseppe Patroni Griffi). Nei panni di John Gilbert, Ranieri rievoca la storia d'amore tra l'affascinante divo all'apice della sua fortuna e una giovane e ambiziosa Greta Garbo (la interpreta la rivelazione Julka Bedeschi), agli inizi di quella carriera che farà di lei la «divina»: riti, miti e love story degli anni del cinema mitopoietico sono rievocati da un Gilbert vecchio, semiubriaco e solo. Per i giorni di festa tra Natale e Capodanno, all'Alfieri è atteso Gianfranco Jannuzzo con il nuovo spettacolo firmato da Enrico Vaime e Dino Verde, «Due ore sole ti vorrei», prodotto daGarinei e Giovannini per la regia dello stesso Garinei e coreografato da Gino Landi. Il tema affrontato nello spettacolo è dei più attuali: si parla del calo del desiderio negli uomini: un «problema» risolvibile, oltre che con la miracolosa pillolina blu, con semplici accorgimenti erotico-sentimentali. Altri titoli in cartellone, «Una donna di casa» di Brancati con Pagliai-Gassman, «Un mandarino per Teo» con Maurizio Micheli, «Santo Sannazzaro fa una roba tutta sua» con Gene Gnocchi, «Sorella Materassi» da Aldo Palazzeschi con Masiero e Barzizza. E ancora, «La strada» di Fellini con Testi e la Pavone, «Il vizietto» interpretato da Villaggio e Dorelli e «Pallottole su Broadway» di Wody Alien con Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi. Informazioni allo 011/562.38.00 Silvia Francia .1 sinistra ( 'annumerinolo Noschese Ferrari, a destra Ranieri. In allo (laidi Proietti e Boccalini e a fianco luta Pavane

Luoghi citati: Chorus Line, Pavone, Torino