PICCOLO REGIO di Giorgio Gualerzi

PICCOLO REGIO PICCOLO REGIO Mascagni, Fedora e Renato Bruson ■ NIZIATASI il 28 ottobre con la rievocazione, a I cura di Giancarlo Landini, di Umberto GiordaI no, scomparso nel novembre di mezzo secolo fa, la riproposta del Verismo prevede ancora tre appuntamenti per altrettanti «Mercoledì del Piccolo Regio» (ore 17,30, ingresso gratuito). Il primo, il 4 novembre, vedrà ancora Landini ricordare il centenario di «Fedora», dello stesso Giordano, rappresentata per la prima volta al Lirico di Milano, protagonisti Gemma Bellincioni e il giovane Enrico Caruso. Sarà poi la volta, nei due Mercoledì successivi, dell'omaggio a Pietro Mascagni. Duplice l'occasione. Dapprima ci sarà la presentazione del ricchissimo «Epistolario», recentemente pubblicato in due volumi dalla LIM di Lucca di Roberto Iovino, Mario Monili e Alberto Paloscia. Sono 1191 lettere e telegrammi che vanno dal 1880 al 1944, l'anno precedente la morte del grande musicista. Di queste, oltre 500 lettere sono indirizzate ad Anna Lolli, la giovane corista romagnola cui Mascagni fu legato per oltre trent'anni da una tenace relazione durata fino alla morte. Un gruppo di queste lettere riguarda naturalmente la composizione di «Iris», l'opera che, andata in scena al Costanzi il 22 novembre di 100 anni fa, sarà ora riproposta al Regio, sia pure in forma di concerto. Scatta quindi la seconda opportunità di un incontro mascagnano. Il 18 novembre infatti al Piccolo Regio Roberto Iovino analizzerà le ragioni dell'intatta vitalità di questa che, al di là dei deliranti entusiasmi suscitati da «Cavalleria rusticana», resta l'opera forse più significativa di Mascagni. Una preziosa testimonianza sarà recata da Magda Olivero, protagonista nell'aprile 1963 dell'ultima «Iris» rappresentata a Torino. Bisogna anche ricordare che sabato 31 ottobre (ore 17,30) sarà ospite del Piccolo Regio il baritono Renato Bruson, uno dei cantanti più cari al nostro pubblico, il quale prenderà parte alla presentazione di «L'interprete e i personaggi», il documentatissimo libro che la moglie Tita Tegano ha voluto dedicargli. Questi personaggi, per l'esattezza diciassette, rivivono attraverso le note di illustri critici e, soprattutto, l'eccellente corredo fotografico e altrettanti disegni di Tita Tegano che arricchiscono il prezioso volume pubblicato da Azzali. Giorgio Gualerzi

Luoghi citati: Milano, Torino