Le polizze del Duemila vendute da tv e Internet di Giuseppe Alberti

Le polizze del Duemila vendute da tv e Internet ASSICURAZIONI Per broker e agenti un futuro da sfida Le polizze del Duemila vendute da tv e Internet SAINT VINCENT Luciano RoasioNOSTRO SERVIZIO Sportelli bancari, promotori finanziari, persino telelevendite o Internet nei prossimi anni aumenteranno di gran lunga lunga, come peraltro sta già avvenendo in Francia, il loro ruolo di vendita dei prodotti assicurativi in Italia, a scapito di agenti e broker. Questo, quanto emerge dalle proiezioni dal 1997 al 2003 presentate al convegno dell'Aida (Associazione internazionale di diritto delle assicurazioni), che si è svolto ieri a Saint Vincent, da Luciano Roasio, direttore generale della Sai. In particolare le banche raddoppieranno la loro quota di mercato dal 15,5 al 30,2%. Grazie e tali sistemi, i costi delle polizze possono essere contenuti, poiché sulle stesse non gravano le percentuali che vengono riconosciute agli agenti. Nel 1992, le agenzie operanti in Italia erano 19.200, nel 1997 sono passate a 19.500. I brookers risultavano 2000 per salire a 2400 (1997). I promotori finanziari 13.000 (1992) per giungere a 18.188 nel 1997, mentre gli sportelli bancari sono passati da 12 mila a 20.660. Mediante questi ultimi, nel 1992 la raccolta premi è stata di poco meno di 800 miliardi di lire, per salire a circa 12.400 miliardi nel 1997. Le agenzie hanno raccolto (1992) 34.217 miliardi di lire e 46.289 nello scorso anno. Quindi, le previsioni future non sono molto entusiasmanti per la rete agenziale assicurativa. Si ipotizza, infatti, che nel 2003 il mercato nazionale subirà una netta modifica distributiva: ad esempio, nel ramo vita le banche raccoglieranno il 41,8 per cento dei premi e il 23,8% gli agenti. Nel settore danni (furto, infortuni, incendio, ecc.) agli agenti toccherebbe il 66>7 per cento e il 5,8 agli sportelli bancari. Per quanto riguarda i rischi auto, alle banche spetterebbe il 7,1 per cento, contro il 68 per cento agli agenti. E le compagnie stanno a guardare? «Stiamo valutando anche noi - dice il Anche leraddopple loroNella distl'Italiil fandi coda i banche ieranno quote ribuzione resta alino n Europa direttore di una compagnia - di introdurre nella nostra rete agenziale il sistema internet. Cosa che ha trovato accordo con i nostri agenti». Un altro operatore del settore conferma non sólo l'imminente accordo con un istituto di credito sulla distribuzione delle loro, ma che è allo studio le vendita assicurativa mediante telefono. Come si è visto, il settore assicurativo italiano sta modificandosi e, si sostiene, che ciò potrebbe portare delle sostanziali migliorie. Ai giorni nostri, le grandi e medie reti radiotelevisive divulgano messaggi assicurativi pubblicitari. In Inghilterra, invece, dopo l'iniziativa delle televendite degli assicuratori, si sono fatti avanti gli specialisti del telebrokeraggio: quindi, la concorrenza fra due tipi di operatori assicurativi è alla portata di non pochi teleassicurati. In Germania la parte del leone, in ordine al fatturato-premi, spetta agli agenti che sono 55 mila (51.000 gli sportelli bancari): il consigliere della Victoria Versicherungs, Herbert Loffler, asserisce che ogni assicuratore si sta interessando dei sistemi di vendita mediante Internet. «Non vi sono dubbi che Internet diventerà un importantissimo mezzo di comunicazione fra assicuratori e alcuni clienti e intermediari». In Europa si assiste all'alleanza tra assicurazioni e banche con l'acquisizione da parte di queste ultime di imprese assicuratrici e compagnie che comprano o creano banche, oppure istituti di credito e società che si fondano fra di loro. Il'mercato Cee è formato da oltre 340 milioni di persone, dove oltre la metà conosce, se non la sola polizza auto, assai poco dei sistemi assicurativi privati. «Noi italiani - confessa un imprenditore assicurativo ci troviamo fra gli ultimi posti fra i Paesi comunitari in ordine alla spesa assicurativa raffrontata col Pil. Si dovrà fare ancora molta strada prima di avvicinarsi al rapporto francese, inglese o tedesco». 1 Giuseppe Alberti Anche le banche raddoppieranno le loro quote Nella distribuzione l'Italia resta il fanalino di coda in Europa Luciano Roasio

Persone citate: Herbert Loffler, Luciano Roasio, Vincent Luciano

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Saint Vincent