L'Iri dice addio alla sua flotta

L'Iri dice addio alla sua flotta Un altro strappo dopo acciaio, banche, alimentare e telecomunicazioni L'Iri dice addio alla sua flotta Fiumare sarà liquidata ROMA. Dopo l'alimentare, l'acciaio, le banche e le telecomunicazioni, Tiri si appresta a chiudere un altro importante capitolo nel fitto programma di privatizzazioni che deve portare l'Istituto al completamento della propria «missione» entro il 2000 come richiesto dalla Comunità europea. Con la decisione di acquisire il controllo diretto della Tirrenia, Tiri ha compiuto infatti il primo passo per la successiva liquidazione della Finmare, una delle sue finanziarie storiche, nata nel 1936 per gestire i trasporti marittimi, con sede a Genova. Al proprio attivo l'Ili ha finora la vendita delle attività nel comparto alimentare con la cessione della Sme, di Autogrill e della Cirio-BertoUi-De Rica e di quelle siderurgiche con la dismissione di Ast, Ilp e Dalmine. A queste si aggiungono quelle che fanno capo a Fintecna mentre prosegue l'attività di liquidazione di Iritecna che sta per portare a termine la vendita di Maccarese. Ma L'Iri è uscito anche dal comparto bancario con la cessione delle quote di Comit, Credit e Banca Roma, e da quello delle telecomunicazioni con la vendita della Stet al Tesoro e la sucessiva privatizzazione di Telecom Italia. l'Iri ha anche venduto la Seat alla cordata ComitDe Agostini- ABN Amro. Queste dismissioni, solo nel secondo semestre del '97 hanno movimentato risorse per oltre 40 mila miliardi. Ma l'Istituto si appresta a completare il programma di privatizzazioni con la cessione di Aeroporti di Roma (una prima tranche pari al 45% è già stata effettuata nel '97) e di Alitalia che ha visto ridurre la quota di possesso dell'Ili dall'87 al 53%. Il 1999 dovrà essere l'anno-clou per le ultime dismissioni dell'ERI, con in primo piano le cessioni di Autostrade e Finmeccanica. Il completamento del piano di privatizzazioni comporterà anche la cessione delle partecipazioni detenute nella Fincantieri, nella Rai e nella Cofiri. Le vendite effettuate dall'Ili hanno spesso riguardato la realtà industriale di Genova dove sono concentrate molte delle aziende direttamente o indirettamente controllate dall'Ili. Con la recente vendita di Elsag Bailey Process Automation sono «sbarcati nel capoluogo ligure gli svizzero-svedesi della Asea Brown Boveri. Ma Genova, prima di dire l'addio definitivo alla Finmare, aveva già visto allontanarsi un pezzo di trasporti marittimi pubblici con la cessione del Lloyd Triestino alla Evergreen di Taiwan. Scampato per ora il perfora dell'arrivo dei coreani della Daewoo all'Ansaldo, un pezzo di Italimpianti è diventato invece tedesco con l'arrivo della Demag-Mannesmann. Gian Maria Gros-Pietro, presidente dell'lri

Persone citate: Agostini, Bailey, Gian Maria Gros-pietro, Lloyd Triestino

Luoghi citati: Genova, Roma, Taiwan