Anno 2000, caos nei computer di Emanuele Novazio

Anno 2000, caos nei computer «Se non sarà risolto il problema del cambio di data, finanza e produzione mondiale saranno compromesse» Anno 2000, caos nei computer La Bundesbank: a rischio l'economia BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Il caos dei computer nell'anno 2000 potrebbe compromettere seriamente il funzionamonto dell'economia mondiale, dei mercati finanziari, della produzione globale», avverte la Bundesbank. E il monito accreditato, autorevole della banca d'emissione tedesca ha la forza del presagio: «Senza energiche misure per risolvere il problema del passaggio di data negli elaboratori, saranno inevitabili conseguenze molto serie dovunque e per tutti», sottolinea un membro del direttorio della Banca, Wendelin Hartmann. Confermando che il paradosso forse più affascinante dell'era telematica è anche quello potenzialmente più devastante, una bomba a orologeria nel cuore delle società industriali: appena entrati nell'«anno del doppio zero», milioni di computer dai quali dipendono i mercati finanziari mondiali - oltre a sistemi produttivi complessi, alla pubblica amministrazione, alle linee aeree e alle assicurazioni rischiano di non potere più fornire istruzioni sensate. Di sviluppare incoerenze e contraddizioni caotiche, dunque, perché incapaci di interpretare una successione di cifre dalla quale dipende la corretta lettura della successione degli anni: «A meno di investimenti colossali», per milioni di computer oggi in uso nel mondo appena passata la mezzanotte del 1999 «00» non significherà 2000 ma 1900. L'avvio di un millenarismo telematico, il disastro scritto nei geni degli elaboratori? Se il 1° gennaio 2000 gli scenari potrebbero essere qualche volta grotteschi (a un bambino di sei anni, per esempio, potrebbe essere pagata da un giorno all'altro la pensione), gli esiti del «caos nei computer» potrebbero rivelarsi più spesso rovinosi, confermano esperti tedeschi: aerei fuori controllo, centrali elettriche bloccate per settimane, interi quartieri isolati dal mondo. «I loro sistemi di sicurezza non saprebbero più riconoscere le informazioni relative all'anno di costruzione dei macchinari e li bloccherebbero», profetizza Detlef Henze, specialista in software per il più prestigioso ente tedesco di supervisione tecnica, il «Tuev». Di certo, avverte Wendelin Hartmann, «il mondo della finanza è di fronte alla più grande sfida che mai gli sia capitato di affrontare»: lo scambio automatizzato di informazioni e di dati è particolarmente importante, nelle transazioni quotidiane di enormi masse di denaro e di titoli. E «se il sistema globale di computer ai quali questi scambi si affidano andasse in tilt, nulla più potrebbe funzionare». Con ripercussioni a catena non soltanto sul flusso di denaro e di capitali, d'improvviso bloccato o organizzato sulla base di informazioni sbagliate: «Molte aziende rischieranno di sparire», avvertiva di recente alla tv tedesca Kevin Schick, consulente del Congresso americano per il problema «Computer 2000». Il male è in profondità e coinvolge il rapporto dell'elaboratore con la successione, col tempo: per ragioni di risparmio (in termini di memoria e di spazio nei chips) i programmi che riconoscono l'anno sono stati scritti tenendo conto soltanto delle due ultime cifre: il numero «250514», per esempio, viene letto dal computer come 25 maggio 1914. Col cambio di millennio, dunque, l'elaboratore non saprà distinguere fra 1914 e 2014. A meno di una costosa modifica del suo sistema di lettura: secondo il ministero tedesco dell'Economia, in Germania oltre l'80 per cento dei computer - nell'amministrazione pubblica, nella finanza, nelle impre¬ se, nelle banche, nelle assicurazioni, in casa - dovrà essere riprogrammato. Con una spesa calcolata in «un marco per ogni riga di programma da controllare o modificare»: milioni di marchi in Germania, fino a seicento miliardi di dollari nel mondo. In una intervista a un'agenzia di stampa tedesca, un esperto inglese di «software 2000», Ross Anderson, ha riassunto in un esempio il possibile caos di un futuro vicinissimo a noi: «Il primo gennaio del 2000 un termostato che misura i flussi termici in una centrale elettrica misura all'improvviso dati sbagliati. Scatta l'allarme, la centrale viene spenta, l'energia non arriva più alle industrie, i computer delle banche muoiono, migliaia di ascensori si bloccano, metropolitane e treni vanno in tilt, il traffico impazzisce, i rifornimenti non arrivano». Al primo gennaio del 2000 mancano 427 giorni. Emanuele Novazio

Persone citate: Detlef Henze, Hartmann, Ross Anderson

Luoghi citati: Germania