Il Polo attacca Diliberto Dini invita alla «prudenza»

Il Polo attacca Diliberto Dini invita alla «prudenza» Il Polo attacca Diliberto Dini invita alla «prudenza» ROMA DALLA REDAZIONE Un coro di critiche ha accompagnato l'autorizzazione concessa dal ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto alla richiesta della Procura di Milano a indagare sull'ex dittatore cileno, mentre il ministro degli Esteri Lamberto Dini invita alla calma e a affrontare la questione Pinochet «senza emozioni eccessive». La condanna italiana è stata «forte» ha affermato il ministro Dini - ma occorre anche ricordare che esiste un governo democratico in Cile che ha «tutto l'appoggio»,italiano ed internazionale e che aveva trovato un «modus vivendi» per risolvere «all'interno» un «problema del passato». Se fino a due giorni fa sul caso Pinochet il ministro era bersaglio delle critiche dei Verdi, da ieri ad attaccarlo è stata la destra. Alle critiche si è unita anche una voce della sinistra, quella dell'ex ministro di Grazia e Giustizia Claudio Martelli. «Vorrei ricordare - ha commentato - il coraggio dell'allora vice segretario del psi, Bettino Craxi, quando nel '73 depose una corona di fiori sulla tomba di Salvador Allende sotto la minaccia della polizia del dittatore cileno. Allora fu un atto di coraggio temerario. Oggi, invece, accanirsi contro un Pinochet ormai ottantenne e pensionato è un gesto simbolico, di per sé forse giusto, ma non suscita in me particolare ammirazione. Processarlo può addirittura essere destabilizzante per una giovane democrazia co¬ me quella cilena». Gli esponenti di Alleanza nazionale non si sono limitati a condannare il gesto del ministro. L'onorevole Enzo Fragalà, capogruppo di An in Commissione stragi, ha anche avanzato un'interpellanza parlamentare per domandare se l'atto «non sia da ritenersi platealmente demagogico e infondato non potendo la giurisdizione italiana avere competenza su asseriti reati commessi all'estero da cittadini stranieri ai danni di altri cittadini stranieri». Anche i Ccd accusano il ministro di demagogia. Secondo il capogruppo dei deputati del movimento, Carlo Giovanardi, Diliberto inizia il suo mandato «nel peggiore dei modi, dando cioè ordini alle Procure e interferendo sull'auto- nomia dell'autorità giudiziaria con il rischio di ripercussioni internazionali sulla vicenda».. Al fianco di Diliberto si sono schierate tutte le forze di governo. Ortensio Zecchino, ministro dell'Università dell'Udr, ha avvertito che «non è certamente su Pinochet, peraltro un criminale di guerra, che mi metterò a fare polemiche con Diliberto». Il senatore Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione stragi, ha sottolineato come «il ministro aveva un potere discrezionale e lo ha esercitato. Restano intatti però tutti i problemi giuridici e di competenza a valle di questo gesto che è un gesto innanzitutto politico». Il responsabile della Giustizia dei Ds, Pietro Folena, ha parlato di «un'iniziativa decisamente apprezzabile».

Luoghi citati: Cile, Roma