SPIE, L'ULTIMO MURO di Augusto Minzolini

SPIE, L'ULTIMO MURO SPIE, L'ULTIMO MURO FORSE può essere considerato l'ultimo «muro», l'ultimo dimenticato simulacro del «fattore Kappa». Un post-comunista come Massimo D'Alema può anche arrivare a Palazzo Chigi, ma non si può assumere - o non vuole assumersi per non creare tensioni - la responsabilità del coordinamento dei servizi segreti. A quanto si apprende, dopo una settimana di riflessione il premier ha in animo di affidare quella delega delicata al vicepresidente del Consiglio, al post-democristiano Sergio Mattarella. La scelta è del tutto innovativa rispetto alla prassi di 50 anni di vita repubblicana. Finora i presidenti del Consiglio o si sono tenuti la delega, o l'hanno affidata a sottosegretari dello stesso partito o, addirittura, della stessa corrente. Per risalire agli albori, Francesco Cossiga la diede a Franco Mazzola, Ciriaco De Mita ad Angelo Sanza, Amintore Fanfani a Michele Zolla. Augusto Minzolini CONTINUA A PAG. 5 PRIMA COLONNA

Persone citate: Amintore Fanfani, Angelo Sanza, Ciriaco De Mita, Francesco Cossiga, Franco Mazzola, Massimo D'alema, Michele Zolla, Sergio Mattarella