Sugli straordinari è già scontro

Sugli straordinari è già scontro Dissenso di Debenedetti e Rinnovamento. Fossa: decreto contro la concertazione Sugli straordinari è già scontro Primo sì del Senato. Grandi: passo verso le 35 ore ROMA. Straordinari: il decreto è stato approvato dal Senato, ma lo scontro è stato duro. In aula hanno votato no il Polo e la Lega mentre si sono astenuti i senatori di Rinnovamento italiano. Il decreto passa ora alla Camera per la seconda lettura. Molte le novità: abbassamento del tetto di ore di lavoro settimanali da 48 a 45 ore, al di là del quale scatta l'obbligo di comunicazione all'Ispettorato del lavoro, tetto massimo degli straordinari di 250 ore annue e 80 trimestrali, pagamento degli straordinari dalla 41a ora. A essere interessati sono solo una minoranza di lavoratori dipendenti, visto che tutte le principali categorie hanno contratti che già disciplinano la materia, fissando tetti annui inferiori alle 250 ore. Il provvedimento porrà fine al regime di proroga della vecchia disciplina, superata dalle norme del «pacchetto Treu» che fissano l'orario a 40 ore settimanali. Ds applaude. Il responsabile dell'Area lavoro Alfiero Grandi, ha commentato che il decreto «prepara la riforma complessiva di tutto l'orario di lavoro e dei tempi di vita nella prospettiva delle 35 ore». L'approvazione, ha detto, «crea le condizioni per evitare nuove proroghe alle 40 ore settimanali». Il Senato avrebbe così lanciato un preciso messaggio: tutta la materia dell'orario di lavoro deve essere «ripensata e coordinata». Una divergenza di opinioni nella maggioranza è evidenziata dalla posizione del senatore Ds Franco Debenedetti, che ha votato «per ripristinare il testo del governo e quindi contro tutti gli emendamenti proposti dalla Commissione: questi infatti - ha spiegato - prescrivono dove ci vorrebbe libertà contrattuale, irrigidiscono dove ci vorrebbe flessibilità, precostituiscono posizioni in vista della battaglia sulle 35 ore dove bisognerebbe sgombrare il terreno dai pregiudizi». Severo il giudizio del presidente della Confindustria Giorgio Fossa: «La nuova compagine governativa non rispetta quanto promesso sul rilancio della concertazione. Il decreto legge del settembre 1997 sugli straordinari era il frutto di un accordo con le parti sociali, ora si è cambiato il decreto ponendo nuovi vincoli». QUANTO COSTERÀ' 10 STRAORDINARIO [Le novità introdotte dal provvedimento] ■ TETTO MASSIMO. Viene fissato in 250 ore annue e 80 trimestrali per i lavoratori che non hanno un contratto che prevede limiti inferiori. ■ PAGAMENTO E NOTIFICA. Il pagamento degli straordinari avverrà dalla 41a ora, mentre l'obbligo per le aziende di avvertire l'Ispettorato del Lavoro scatterà dalla 45a. Fino ad oggi 11 tutto avveniva dalla 49a ora. ■ OBBLIGO DEL CONSENSO. Lo straordinario sarà deciso previo accordo con i lavorato- ri. Non basterà la chiamata del datore, ma ci vorrà comunque anche il consenso del lavoratore. —-—: :—~

Persone citate: Alfiero Grandi, Debenedetti, Franco Debenedetti, Giorgio Fossa, Treu

Luoghi citati: Roma