La nave è robusta la sfida è mondiale

La nave è robusta la sfida è mondiale AUTO E MERCATI La nave è robusta la sfida è mondiale LA tempesta è in corso, chissà quando finirà. Ma la nave è robusta, almeno per ora non ha subito danni che impongano di rientrare in porto. Anzi, ed è questa probabilmente la frase chiave del comunicato che accompagna i conti del terzo trimestre Fiat, «il gruppo ribadisce la sua determinazione a proseguire sul cammino della globalizzazione». Alternative, del resto, non cene sono. La «globalizzazione» non è una scelta ma semplicemente la cornice naturale dell'economia di oggi. Guai ad abbandonarsi a vecchie nostalgie, agli steccati e alle barriere che potevano aiutare, almeno nel breve periodo, a difendere le imprese dalla concorrenza. Il protezionismo, in ogni forma, ha ormai il sapore di una droga letale. L'azienda, dunque, è condannata a «correre», in ogni situazione. Certo, sarebbe temerario sfidare gli elementi senza l'opportuna prudenza. La crisi, perciò, rallenterà alcuni progetti, per adeguare i tempi degli investimenti all'andamento della domanda dei mercati di sbocco. Ma la strategia non cambierà: il futuro dell'auto, nel medio-lungo periodo, si giocherà comunque nei nuovi mercati, dall'India alla Russia, a quel Brasile che avrà comunque un ruolo importante nei bilanci Fiat. Senza trascurare, ovviamente, l'Europa dove la Fiat difende le sue posizioni compensando con le maggiori vendite sui mercati forti il rallentamento, previsto, delle richieste della clientela italiana dopo il boom degli incentivi. Non è saggio, di questi tempi, andar più in là con le previsioni. La stessa globalizzazione, fino a un anno fa, era vissuta come un antidoto infallibile alle crisi cicliche dei vari mercati. Ma la tempesta asiatica, a causa dell'interdipendenza dei mercati finanziari, ha provocato un pauroso effetto «domino» che non ha risparmiato Paesi lontani, tipo il Brasile, vittima del panico che ha investito i grandi gestori internazionali. E che dire della Polonia, altro mercato-chiave per il gruppo torinese: anche qui la tempesta è venuta da Est, dall'invasione dei produttori coreani, rafforzati dalla svalutazione della loro moneta e a caccia di sbocchi alternativi al crollo della domanda interna. Lo stretto collegamento tra i circuiti finanziari globale ha accelerato i fenomeni di contagio, con conseguenze negativi imprevedibili, almeno per le dimensioni. Non è da escludere però che pure la ripresa dei mercati, almeno quelli finanziari, possa essere più rapida del previsto, con benefici immediati anche per l'economia reale. Ma nessuno, in Fiat, si fa illusioni. Nel prossimo futuro sarà ancora tempesta. Avanti, quindi, con prudenza consapevoli del fatto che la nave è solidi. Ugo Berte: I !

Persone citate: Mercati

Luoghi citati: Brasile, Europa, India, Polonia, Russia