Per il gruppo Fiat un trimestre difficile

Per il gruppo Fiat un trimestre difficile Si proseguirà nelle strategie di globalizzazione. Sui conti pesano le crisi in Asia e Sudamerica Per il gruppo Fiat un trimestre difficile Ma ilfatturato dei nove mesi è ancora in crescita TORINO. La crescita della Fiat continua, ma gli effetti di una crisi mondiale ruggente si sono, inevitabilmente, fatti sentire sui conti del Gruppo. Così il fatturato dei primi nove mesi dell'anno aumenta a 66.103 miliardi, ma dalle cifre del terzo trimestre emergono difficoltà che potranno proseguire per il resto del 1998 e almeno per una parte del '99. Difficoltà per altro messe a fuoco sin dal loro delinearsi e alle quali la Fiat ha reagito confermando il piano, che, tra il '98 e il 2002, prevede investimenti per 20 mila miliardi di lire, il lancio di 19 nuovi modelli, l'espansione sui nuovi mercati di Paesi emergenti come Argentina, Brasile, Polonia, Turchia, India, Russia e Cina. Nel quadro delle contromisure per far fronte alla situazione la Fiat Auto ha anche deciso di adeguare i volumi di attività all'andamento della domanda e di agire sui costi con interventi di efficienza. Per far ciò si ricorrerà alla cassa integrazione, già annunciata nei giorni scorsi ai sindacati, ma non verrà presa in considerazione nessuna misura più drastica. I conti dei primi nove mesi sono stati esaminati dal consiglio di amministrazione della Fiat, riunitosi a Parigi sotto la presidenza di Paolo Fresco: l'utile ante imposte del gruppo è stato di 2370 miliardi, contro i 3170 dello stesso periodo 1997, un calo prevalentemente dovuto alla riduzione del risultato operativo, passato da 2528 a 1561 miliardi. Per Fiat Auto il risultato operativo è stato positivo per 38 miliardi, pari allo 0,1% dei ricavi, mentre nei primi nove mesi dello scorso anno la quota era stata del 3%. Decisa, invece, la crescita di altri settori, in particolare i veicoli industriali, con l'Iveco che ha portato la redditività nel periodo al 4,6% dal 3,3 dell'anno scorso: le vendite hanno toccato i 98 mila veicoli, con un aumento del 13%, e i ricavi sono saliti a 9116 miliardi, il 12,6% in più. Iveco ha visto crescere anche il fatturato trimestrale, salito del 10,4%, a 2885 miliardi. Non così per Fiat Auto, che, proprio nel terzo trimestre '98, ha registrato un risultato operativo negativo per 63 miliardi di lire. La cifra risalta in contrapposizione all'utile di 404 miliardi totalizzato nello stesso pe- riodo del '97, ma va detto che in quella tranche dello scorso anno la spinta degli incentivi alla rottamazione aveva portato il mercato italiano a livelli eccezionali. E va comunque considerato che il risultato del terzo trimestre '98 è stato fortemente influenzato sia dalla concorrenza aggressiva dei produttori asiatici, sostenuti sul fronte dei prezzi dalla svalutazione delle monete nazionali, sia dall'an¬ damento negativo del mercato brasiliano. Negli ultimi tre mesi presi in esame c'è stato un rallentamento anche per New Holland, l'azienda che produce macchine per l'agricoltura e il movimento terra: la redditività è passata dall'I 1,6% al 7,4% e i ricavi, pari a 2220 miliardi, sono scesi del 9,3% a causa della contrazione dei mercati nord-americano, asiatico e britannico. Il fat¬ turato complessivo di New Holland nei primi nove mesi dell'anno è stato di 7947 miliardi, il 2,3% in meno che nello stesso periodo del '97. Per quanto riguarda gli altri settori sono da ricordare alcune importanti operazioni eseguite da aziende del gruppo: la Magneti Marelli ha acquisito le attività europee della statunitense Midas, Fiat Ferroviaria ha firmato un con- tratto da 50 miliardi per fornire tre treni «Pendolino» alla Slovenia, Fiat Avio entra nella fase commerciale relativa al progetto «Ariane 5», Toro Assicurazioni ha ampliato le sue attività con le due joint venture Roma Vita e Toro Targa. La linea che la Fiat seguirà di fronte a questo panorama complessivo è chiarita da una nota del Gruppo: confermata la volontà di perseguire le direttrici strategiche adottate da tempo e finalizzate a creare valore attraverso lo sviluppo dei servizi al cliente, l'innovazione di prodotti e processi, l'innalzamento della qualità e l'espansione internazionale delle attività. In particolare la Fiat ribadisce la sua determinazione a proseguire sul cammino della globalizzazione «modulando con la dovuta attenzione manageriale gli impegni di investimento», un po' come dire che potrà cambiare il passo di marcia, ma non ci saranno alt. Spiega la nota del Lingotto: «Le difficili contingenze attuali dei nuovi mercati ne lasciano inalterato, nel medio-lungo periodo, il potenziale di crescita, che il Gruppo si sta predisponendo a cogliere dalle migliori, posizioni». E sul fronte dell'auto Fiat prosegue nel suo impegno al rinnovo dei prodotti. Tra gli eventi più significativi del trimestre c'è infatti stato il lancio della «166», la nuova ammiraglia Alfa Romeo, che ha già riscosso un notevole successo, sottolineato dai 13 mila ordini raccolti in pochi giorni dai concessionari. Vanni Cornerò Il fatturato supera i 66 mila miliardi Tra il '98 e il 2002 20 mila miliardi di investimenti *»*« *« !» »« *M tlf Hfe FIAT Giovann! Agnelli si reca da jospin Alla sua destra Paolo Cantarella e il presidente della Fiat, Paolo Fresco

Persone citate: Agnelli, Holland, Paolo Cantarella, Paolo Fresco, Vanni Cornerò