«Sì a un piano europeo»

«Sì a un piano europeo» «Sì a un piano europeo» Vienna, vertice dei ministri dell'ile VIENNA. Raggiungere una politica comune in tema di immigrazione e di diritto d'asilo, rafforzando allo stesso tempo la sicurezza interna: sono questi gli obiettivi del Vertice informale dei ministri della Giustizia e degli Interni apertosi ieri a Vienna. Al Vertice di due giorni partecipano 16 ministri, di cui tre al loro debutto sulla scena internazionale, quello degli Interni italiano Rosa Russo Jervolino, il suo omologo tedesco Otto Schily e il ministro della Giustizia tedesco Herta Daeubler-Gmelin. Mentre 1' Europa guarda con preoccupazione all'ondata di profughi che dall'Albania si riversa sulle coste italiane, i ministri stanno discutendo un documento in 30 punti presentato dalla presidenza austriaca per armonizzare la legislazione dei 15 nella lotta ai trafficanti d'uomini e all'immigrazione clandestina, e fare così dell'Unione Europea uno «spazio della libertà, della sicurezza e del diritto». Il commissario europeo per la giustizia, la svedese Anita Gradin, ha chiesto una maggiore protezione per i profughi in Europa grazie ad una revisione della Convenzione di Ginevra del 1951 definito un «documento dei tempi della guerra fredda» non più in grado di regolare l'attuale problema dei rifugiati. Il commissario europeo ha sollecitato garanzie per i profughi in fuga da aree di guerra o di crisi. «L'Europa dovrebbe accogliere anche persone non perseguitate dallo Stato quando le autorità del loro Paese non sono in grado di proteggerle», ha detto Gradin. Anche donne violentate durante le guerre dovrebbero essere accolte come profughe e avere quindi diritto all'asilo politico. Da Vienna a Tirana. Proprio nella capitale albanese si svolgerà oggi una conferenza internazionale sul Paese delle aquile alla quale prenderà parte anche il ministro degli Esteri italiano, Lamberto Dini. E il numero uno della Farnesina ha scritto in un editoriale che sarà pubblicato oggi su un quotidiano di Tirana che «la nostra solidarietà verso l'Albania, il volume degli aiuti e il nostro sostegno nelle sedi internazionali, sono strettamente collegati ad un analogo impegno da parte delle autorità di Tirana». [Ansa]

Persone citate: Anita Gradin, Gradin, Herta Daeubler-gmelin, Lamberto Dini, Rosa Russo Jervolino