Pinochet, Roma in campo di Flavia Amabile

Pinochet, Roma in campo Il Guardasigilli apre la procedura per la richiesta di estradizione dopo la denuncia di un cileno in Italia Pinochet, Roma in campo Interviene il ministro Diliberto ROMA. Il caso Pinochet giunge in Italia. Ieri sera, a conclusione di una lunga giornata di attacchi, il ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto ha effettuato il primo atto ufficiale in vista di un'eventuale richiesta di estradizione dell'ex dittatore cileno. Ha chiesto alla procura della Repubblica di Milano «che si proceda sulla base della denuncia contro Augusto Pinochet presentata presso quella procura dal cittadino cileno Vicente Bergara Taquias, attualmente residente in Italia». La denuncia contro Pinochet era stata presentata ieri pomeriggio dal signor Taquias alla procura di Milano. In base a quanto prescritto dall'articolo 8 del codice penale era stata trasmessa al ministero di Grazia e Giustizia, in quanto si riferiva a un «cittadino straniero che commette in territorio estero un delitto politico». Il delitto, infatti - in base a quanto afferma l'articolo viene punito «a richiesta del ministero della Giustizia». Ricevuta la denuncia, Roma non si è lasciata sfuggire l'occasione di intervenire. L'autorizzazione è stata immediatamente accordata, una scelta - sottolineava una nota del ministero - «precisa e inequivoca. Una volta espletate le procedure da parte del ministero, sarà la Procura di Milano a valutare nella sua piena autonomia l'esposto denuncia». L'autorizzazione è giunta al termine di una convulsa giornata di polemiche. «La posizione del ministro di Grazia e Giustizia e dell'intero governo italiano sulla vicenda Pinochet è insoddisfacente, politicamente e giuridicamente debole - aveva denunciato il deputato verde Paolo Cento -. In tutta l'Europa la sinistra è scesa in campo per consentire e sostenere il processo a Pinochet. Non possiamo quindi accettare per la democrazia di tutti e soprattutto per il futuro del Cile, che, anche per colpa del silenzio dell'Italia, Pinochet sia liberato e torni in Cile come vincitore di quest'ultima sfida». Una «risposta concreta» alla vicenda dell'ex dittatore cileno - ha affermato il ministro Diliberto potrebbe darla la Corte Internazionale «se il suo statuto fosse già stato ratificato». «Il mio giudizio - ha aggiunto il ministro rispondendo direttamente alle accuse - personale, politico e morale su Augusto Pinochet e gli indicibili orrori della sua dittatura è noto dal 1973. Mi rammarico che qualche disattento organo di stampa non ne sia a conoscenza. Comprendo la necessità ed anche l'utilità delle molte prese di posizione politiche di questi giorni, ma i proclami, come è noto, non bastano. Esistono leggi e procedure precise alle quali è necessario attenersi con il massimo rigore. Ciò vale per tutti, ma a maggior ragione per il ministro di Grazia e Giustizia. Ho la ferma intenzione di attenermi scrupolosamente a tali leggi e procedure, intervenendo sulla vicenda che coinvolge Pinochet solo nel più assoluto rispetto di quelle regole senza le quali anche le pur nobili prese di posizione non potranno che rivelarsi del tutto inefficaci». Il ministro è stato preso in parola dai Verdi che hanno effettuato i passi necessari ad attribuire al governo gli strumenti legali per avviare la richiesta di estradizione per Pinochet. I senatori Verdi Stefano Boco e Giovanni Lubrano di Ricco hanno depositato una denuncia alla Procura di Roma contro l'ex dittatore cileno. La denuncia, consegnata al procuratore Salvatore Vecchione, riguarda la scomparsa e la morte avvenute negli Anni 70 di tre cittadini italiani: Omar Venturelli di 31 anni, Bruno Delpero di 30 e Juan Canales di 27.1 due senatori hanno chiesto alla Procura di promuovere l'azione penale, avviando così la procedura che dovrà permettere al ministro di Grazia e Giustizia di «valutare» la possibilità di chiedere l'estradizione di Pinochet. Flavia Amabile Ora tocca alla Procura di Milano valutare se procedere nei confronti dell'ex presidente Un altro esposto è stato presentato ai giudici della capitale da due senatori verdi L'ingresso del Grovelands Prlory Hospital, dove Pinochet (a sinistra) è stato trasferito