«Matrimoni», nevrosi di Natale e Capodanno di Lietta Tornabuoni
«Matrimoni», nevrosi di Natale e Capodanno Divertente commedia corale della Comencini «Matrimoni», nevrosi di Natale e Capodanno IL matrimonio è un affare complicato, specialmente a Natale e a Capodanno. In «Matrimoni» di Cristina Comencini, Francesca Neri, giovane madre, moglie di Diego Abatantuono, la sera della Vigilia va alla stazione di Bologna ad accogliere dei parenti, sale su un treno e scompare, scappa. Stefania Sandrelli e Claude Brasseur, anziani coniugi separati da anni, si ritrovano di nascosto per fare l'amore: tra loro la passione, insofferente della routine matrimoniale, resta sempre viva. Cecilia Dazzi s'innamora esclusivamente di uomini sposati. Emilio Solfrizzi non può fare a meno di tradire la moglie e d'illudersi che lei non lo sappia. Come sempre, l'atmosfera delle feste di fine d'anno rende tutti più sensibili e più emotivi, esaspera le cose: l'amante sposato Gigio Alberti, che ha inventato enormi bugie per passare Natale con la ragazza, si ritrova respinto e frustrato; il ritorno nella città d'origine e il nuovo incontro con un vecchio innamorato rinnovano sentimenti antichi, forti ma impraticabili; i figli ragazzi sogghignano, e i bambini si snervano; la moglie tradita immagina di poter riconquistare il marito con balli sfrenati e civetterie erotiche; nella frenesia festiva, ogni sofferenza sembra stonata, ingombrante, fuori posto. La commedia corale coniugale, divertente, è basata su alcune trovate più che su vere idee, ma è interessante nell'analisi di due personaggi. La perfezionista Francesca Neri ha l'ambizione che nella sua casa e nel suo matrimonio tutto funzioni benissimo, e scopre d'essersi autocaricata di obblighi e compiti non richiesti, d'essere schiacciata da un superfluo doverismo autoimposto di cui nessuno le è grato; Diego Abatantuono aspira all'equilibrio, alla calma dei forti, e scopre che la sua passione per il lavoro e per il tennis è in realtà una forma di fuga nevrotica; moglie e marito, i due finiranno per ritrovare se stessi e la loro unione accettando l'incertezza dell'amore. Francesca Neri è brava, Abatantuono ha l'aria imbarazzata e ansiosa di quando recita personaggi che lo mettono a disagio. Lietta Tornabuoni MATRIMONI di Cristina Comencini con Francesca Neri Diego Abatantuono Stefania Sandrelli Claude Brasseur Cecilia Dazzi, Emilio Solfrizzi Commedia Italia, 1998 Ai Cinema Doria di Torino Cavour, Colosseo Odeon di Milano
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