Un perito l'ultimo giallo al processo Marta Russo

Un perito l'ultimo giallo al processo Marta Russo Da un ex consulente accuse ai pm, poi smentite Un perito l'ultimo giallo al processo Marta Russo ROMA. La Procura ieri ha aggiunto due nuovi tasselli al puzzle della ricostruzione di quel lontano 9 maggio '97. Sono state identificate le due persone viste da numerosi testimoni nel momento in cui fu assassinata Marta Russo. Si tratta di due poliziotti del commissariato interno all'università. «Forse lo dovevate comunicare prima» ha commen- tato la Corte d'Assise. Il primo è I Il pm Carlo Laspela persona «molto alta e con un giubotto con le strisce arancioni» che la studentessa Benedetta Faedi dice di aver incontrato nei bagni dell'Istituto di Filosofia del diritto intento a rovistare nei cestini. Il secondo è il giovane, «con la giacca impermeabile blu e i pantaloni un po' corti», che la ricercatrice Elisabetta Andreozzi ha visto correre «in maniera scomposta» poco dopo aver sentito lo sparo. Ma risolto un mistero, subito ne subentra un altro. L'accusa si ritrova a fronteggiare un nuovo caso. «Loro il colpo vogliono farlo partire assolutamente da lì e per questo mi hanno silurato». «Lì» sta per aula 6 e l'attacco, lanciato dalle pagine del Messaggero, è partito da Martino Farneti, ex consulente balistico dell'accusa. Farneti smentisce: «Ho sempre sostenuto la conipabilità, non c'è stato nessuno scontro con i magistrati, hanno stravolto le mie parole». «L'intervista è stata regi- strata» ribatte il quotidiano. Così si è scatenato l'ennesimo terremoto del processo che ha costretto ad una «precisazione» in apertura d'udienza il pm Carlo Lasperanza. «Non c'è altro motivo della sua sostituzione - ha affermato il pubblico ministero - se non quello che Farneti una volta divenuto sindaco di Ardea non ha più seguito il suo incarico peritale». Ma qui arriva un'altra «precisazione» ei anza di Farneti: «Non mi sono mai defilato dal mio compito. I periti della Corte mi hanno contattato fino alla settimana scorsa. Comunque se l'accusa ha deciso di sostituirmi avrà i suoi motivi». E anche la parte civile chiede chiarezza: «Se le cose dette da Farneti sono vere, tutto ciò potrebbe al' lontanarci dalla verità. Tutto il processo diventerebbe inattendibile». Un nuovo giallo quindi. E se la Procura di Roma sta valutando l'eventualità di inviare, come parte offesa, gli atti delle dichia razioni di Farneti a Perugia, ad agitare le acque arriva anche un'interrogazione parlamentare di Marco Taradash al ministro della Giustizia Oliviero Diliberto. Il parlamentare di Forza Italia chiede se «dopo le presunte pres sioni dei pm all'Alletto» il Guar dasigilli non ritenga opportuna un'ispezione «per verificare le presunte pressioni di Farneti». Giovanni Lamberti Il pm Carlo Laspei anza

Luoghi citati: Ardea, Perugia, Roma