«Netanyahu nel mirino»

«Netanyahu nel mirino» Si moltiplicano nelle manifestazioni degli ortodossi le minacce di morte al premier per gli accordi di Wye «Netanyahu nel mirino» Gli 007: rischia la vita, come Robin TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Dopo la firma degli accordi con Arafat a Wye Plantation e dopo recenti sanguinosi incidenti in Cisgiordania nelle vie israeliane si respira un clima esasperato di violenza politica e il premier Netanyahu rischia di essere assassinato come il suo predecessore laburista. L'avvertimento è giunto direttamente dal responsabile dello Shin Bet (servizio di sicurezza interno) addetto alla protezione degli uomini di governo. «Non riesco più a prendere sonno» ha confessato dopo aver visto l'altra sera a Gerusalemme, sotto la residenza di Netanyahu, una manifestazione di coloni che scandivano: «Bibi, traditore, farai la fine di Rabin». Come Rabin, Netanyahu ha stretto la mano di Arafat. Come Rabin, ha deciso di cedere ai palestinesi porzioni della «Terra d'Israele». Come Rabin, si rende conto che non esistono accorgimenti di sicurezza capaci di garantire assoluta incolumità ad ogni colono, in tutti i suoi spostamenti: già lunedì uno di essi è stato abbattuto a pistolettate in pieno giorno presso Hebron. Rabbini nazionalisti - che due anni fa si erano mobilitati per Netanyahu - predicano ora di abbattere il governo a tutti i costi. «Ma con mezzi democratici, o con le pistole?» è stato chiesto ieri a Nati Levy, un noto ultra di destra che lunedì scandiva: «Abbattiamo Netanyahu». «Chi vuol capire, capisca», ha replicato secco Levy. Secondo Carmi Ghillon - il capo dello Shin Bet quando Rabin fu ucciso - «non c'è dubbio che ci sono in giro altri "Igei Amir"», ossia altri zeloti armati come l'ex studente di giurisprudenza che colpì a morte il premier laburista per impedirgli di proseguire nella politica di riconciliazione con i palestinesi. Aldo Baquis Il capo del controspionaggio «La notte non riesco a dormire Ci sono tanti potenziali Amir pronti a colpire» Due donne del movimento dei coloni manifestano a Gerusalemme contro il premier Netanyahu Il cartello dice: «Bibi: hai promesso, ti abbiamo creduto, ci hai tradito»

Luoghi citati: Cisgiordania, Gerusalemme, Israele, Nati Levy, Tel Aviv