Lavoro, Bassolino dà il via alla grande concertazione di Gian Carlo Fossi

Lavoro, Bassolino dà il via alla grande concertazione UN NUOVO PATTO SOCIALE Lavoro, Bassolino dà il via alla grande concertazione B ROMA ASSOLINO non perde tempo, l'emergenza-occupazione c'è e va affrontata con la massima urgenza ed anche con un pizzico di fantasia in più..All'indomani del voto definitivo per la fiducia al governo, il neo-ministro del Lavoro ha incontrato le parti sociali e lo ha fatto in modo del tutto originale, senza precedenti nel passato. Invece di convocare sindacati e associazioni imprenditoriali nello studio di Via Flavia, ha preferito recarsi personalmente in visita alle rispettive sedi e lì ha ascoltato le rispettive richieste ed illustrato la sua strategia d'attacco. Un faccia a faccia molto approfondito, in vista degli incontri fissati per martedì e mercoledì prossimi a Palazzo Chigi fra le parti sociali e il presidente del Consiglio D'Alema, affiancato dallo stesso Bassolino e dai ministri economici. E le prime reazioni sono state addirittura entusiastiche sia sulla forma originale di approccio che sui contenuti dell'azione delineati dal neo ministro del Lavoro. «Sui problemi c'è sintonia», commenta il presidente della Confindustria Fossa. «Non era mai accaduto - sottolinea il presidente della Confcommercio Bilie - che come primo atto il ministro del Lavoro andasse a visitare le parti sociali nelle loro sedi». Bilie, regalando a Bassolino una gouaehe napoletana del '700 sull'eruzione del Vesuvio, spiega: «Questo per dire che riteniamo Bassolino un vero vulcano. Il suo arrivo al ministero del Lavoro è sicuramente un evento positivo». Il presidente della Confartigianato Spalanzani osserva: «E' stato un colloquio proficuo e utile per la franchezza e la disponibilità del ministro Bassolino. Ci fa bene sperare nella ripresa di un confronto costruttivo con il governo». Per il leader della Cgil Cofferati «si tratta di incontri utilissimi, che danno un segno particolare di attenzione e rappresentano una novità importante». Larizza, segretario generale della Uil: «Buon inizio con un apprezzabile gesto di cortesia, poi sul campo verificheremo le azioni concrete». Dal «match» multiplo sono scaturite indicazioni di rilievo sulla strada che Bassolino intende percorrere per aggredire rapidamente e con risultati il grave problema della disoccupazione soprattutto nel Mezzogiorno. Il ministro conferma la necessità di ridurre il costo del lavoro per dare respiro alle imprese, stimolare investimenti e realizzare già nel breve periodo la creazione di un consTstente numero di nuovi posti di lavoro. Gli esperti ministeriali stanno già valutando la fattibilità di alcuni tagli agli oneri sociali che potrebbero elevare, come primo passo, la riduzione del costo del lavoro dallo 0,82% già previsto nella finanziaria all'1-1,2%. All'eliminazione di oneri impropri, come Enaoli e Gescal, si potrebbe aggiungere la revisione per alcune categorie (ad esempio gli agricoltori) delle aliquote Inail per l'assicurazione degh infortuni e, salvo valutare le compatibilità finanziarie, il temperamento dei contributi che le imprese pagano per la cassa integrazione e le indennità di disoccupazione e di mobilità. Oltre alla perequazione dei contributi per i lavoratori autonomi, si pensa di rendere «più conveniente» la regolarizzazione contributiva per far emergere il lavoro nero. Altre esigenze rilevate dal ministro: riprendere e dare più forza alla concertazione, concordare un patto sociale forte per lo sviluppo e l'occupazione, procedere rapidamente alla verifica dell'accordo del luglio '93 sulla politica dèi redditi e i livelli contrattuali, risolvere il nodo della rappresentanza sindacale. Ciascuna organizzazione consultata, ovviamente, ha posto condizioni e paletti. Fissando le sue condizioni in nove punti, Fossa precisa che l'aumento dell'occupazione dipende dall'uso di più leve: tassi, fisco, costo del lavoro, flessibilità. Bilie e Spalanzani premono sulla riduzione della pressione fiscale e su un piano per l'occupazione centrato su quei settori, come commercio e turismo, che «davvero» possono creare nuovo lavoro. Cofferati e Larizza, rilanciando l'esigenza di un efficace patto sociale, insistono sulla gravità del problema dell'occupazione e sollecitano la verifica dell'accordo di luglio e lo sblocco dei rinnovi contrattuali dei metal meccanici e dei bancari. Bene se condo Larizza, la riduzione del costo del lavoro, ma gli sgravi debbono essere dati solo al Mezzogiorno per incanalare gli investimenti verso le zone più deboli del Paese. Gian Carlo Fossi «Tagliare gli oneri e più occupazione» Sindacati e imprese d'accordo col ministro I Beni culturali assumeranno mille super-custodi di museo con diploma e laurea il ministro del Lavoro Antonio Bassolino e, a destra, il presidente della Confindustria Giorgio Fossa

Luoghi citati: Fossa, Roma