Finanziaria, lite sulla scuola di Raffaello Masci

Finanziaria, lite sulla scuola Ma l'Udr tiene duro. All'Università 35 mila nuove borse di ricerca in 3 anni Finanziaria, lite sulla scuola La Malfa e i Verdi: troppi soldi alle private ROMA. Appena iniziato il suo iter parlamentare, la nuova Finanziaria ha già mostrato il suo tallone d'Achille: la questione della parità scolastica che, tradotta in cifre, significa 1100 miliardi di investimenti nella scuola pubblica e 340 in quella non statale. 1 miliardi per la privata, prima, erano all'incirca 80, e questa lievitazione ha fatto esplodere le polemiche all'interno della maggioranza. Ma se i soldi alla secondaria fanno discutere, un consenso vastissimo incontrano quelli al sistema universitario e di ricerca scientifica che consentiranno di assegnare 35 mila nuove borse di studio in tre anni, di cui 25 mila già dal '99. Questo si evince da un esame ravvicinato del documento economico che ieri è stato presentato dal relatore di maggioranza Giorgio Pasetto alla commissione Bilancio della Camera. Insomma, a fianco alle tematiche del lavoro e della lotta alla povertà, la finanziaria del governo D'Alema (ex finanziaria Prodi) si caratterizza anche per una forte attenzione ai temi della formazione e della cultura. SCUOLA E PARITÀ'. Restano confermati i 1100 miliardi di investimenti per la scuola pubblica. Una cifra assai consistente ma che la Cisl ha già contestato, in quanto non consentirebbe di coprire adeguatamente le ri- vendicazione degli insegnanti in fase di rinnovo contrattuale. Ma soprattutto, a esacerbare gli animi, sono stati i 340 miliardi destinati alla scuola non statale. A Giorgio La Malfa che aveva già espresso il suo argomentato dissenso, ieri si sono associati Verdi. Il capogruppo in commissione Istruzione del Senato, Fiorello Cortiana, contesta che questo finanziamento avvenga quando ancora la «questione parità» non è stata risolta. E dal fronte sindacale sono arrivati gli strali di Enrico Panini, segretario della Cgil scuola. Ma la questione della parità è cara, carissima, all'Udr, ed è improbabile che i «recalcitranti» ottengano soddisfazione più di tanto. UNIVERSITÀ'. Altra musica, invece, per quanto riguarda l'Università: soldi benedetti e non contestati. 35 mila borse di studio e di ricerca in più sono previste nel triennio '99-2001, di queste 25 mila già dall'anno prossimo. Aumenteranno infatti a 200 miliardi l'anno (600 nel triennio '99-20Ù1) i fondi per assegni di ricerca nelle Università italiane. Sarà possibile così erogare 120 mila borse invece delle 95 mila attuali, per il solo '99. A queste si aggiungeranno, nel triennio, altre 10 mila borse, attivate grazie all'istituzione di una Fondazione italiana per la scienza, cioè un ente «no profit» del ministero dell'Università, cui potranno partecipare sia soggetti pubbli- ci che privati. Sgravi fiscali sono infine previsti per aziende che assumeranno giovani ricercatori. Inoltre 9 mila miliardi (tremila l'anno) saranno disponibili da qui al 2001 per lo sviluppo del sistema nazionale di ricerca scientifica e per il riordino degli enti preposti. Alle risorse previste dalla Finanziaria, infine, vanno aggiunti i 1500 miliardi già stanziati dal Cipe per investimenti nel triennio, in attività di ricerca e infrastrutture nelle aree depres- CO BENI CULTURALI. Resta anche confermato, nel collegato della Finanziaria, l'impegno dei Beni culturali ad assumere 1000 giovani diplomati e laureati con la qualifica di «assistenti di museo», una sorta di super-custodi. L'iniziativa che costerà 13.800 miliardi in due anni, sarà possibile grazie al grande successo (anche economico) che l'orario prolungato nei 28 maggiori musei italiani ha avuto. Anzi, sarà prorio il previsto maggiore introito che deriverà dall'apertura notturna e festiva a finanziare queste nuove assunzioni, che saranno parttime e a tempo determinato. I giovani neoassunti saranno impegnati in 44 musei, permetteranno l'apertura anche nei giorni festivi e al lunedì mattina, e consentiranno di recuperare il 25% della forza lavoro già attiva nella rete museale. Raffaello Masci

Persone citate: D'alema, Enrico Panini, Fiorello Cortiana, Giorgio La Malfa, Giorgio Pasetto, La Malfa, Verdi

Luoghi citati: Roma